Il 27 settembre 2023 l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha pubblicato sul proprio portale istituzionale il riepilogo degli andamenti dei consumi di farmaci in seguito all’introduzione delle Note 96 e 97. Con riferimento alla Nota 96, dopo l’analisi delle informazioni disponibili a 43 mesi dall’introduzione, l’Agenzia ha osservato che «nei primi 39 mesi di applicazione della nota 96 (fino alla seconda determina) si registra complessivamente una diminuzione dei consumi e della spesa dei farmaci in nota di circa il 12% (113 milioni in termini assoluti) rispetto ai periodi precedenti sia in termini di confezioni erogate sia di spesa sostenuta dal Ssn con un risparmio medio mensile di circa 2,9 milioni di euro». Inoltre «considerando solo gli ultimi tre mesi – seguenti l’aggiornamento e confrontati con gli stessi mesi dell’anno prima – il risparmio per le Atc in nota è di 5 milioni di euro (il 20 febbraio 2023 è la data di aggiornamento della Nota)».

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Impatto eterogeneo sulle diverse regioni. Quanto agli andamenti dei consumi e della spesa, l’Aifa ha sottolineato che, dopo l’avvio della Nota 96, «non si osservano importanti aumenti dei consumi e della spesa di altri analoghi della Vitamina D non oggetto della nota: in termini percentuali abbiamo delle piccole variazioni in aumento, ma il cui valore in termini assoluti è decisamente inferiore all’ammontare economico e di confezioni movimentati dalle Atc oggetto della nota». Dunque, come osservato dall’Aifa, «l’impatto della nota a livello delle diverse regioni è da considerarsi eterogeneo: diversi sono gli scenari regionali prima dell’applicazione della nota 96, diverse le risposte osservate sul territorio dopo l’applicazione del provvedimento: ulteriori approfondimenti saranno effettuati per valutare gli outliers».

Progressiva diminuzione nei consumi. Per quanto riguarda la Nota 97, dall’analisi delle informazioni ricavabili nei primi 35 mesi dall’ingresso della Nota, l’Aifa ha precisato che «nei primi 35 mesi osservati dopo giugno 2020 rileviamo un incremento nel numero dei soggetti che beneficiano dei Nao (+42% nel confronto tra il periodo Ante versus Post applicazione Nota) con una spesa sostenuta aumentata rispetto al periodo antecedente l’ingresso della Nota (+29,4%)». Inoltre «dall’analisi della serie storica degli Avk (sia sui soggetti fruitori sia a valori) si evince una progressiva diminuzione nei consumi anche se a maggio 2022 abbiamo un incremento nel prezzo del Coumadin».

Eterogeneità da parte dei prescrittori e delle regioni. L’Aifa ha segnalato che «il dato di Traccia dei Nao osservato nel corso del 2022 è stato di circa 580 milioni. Nei primi 3 mesi del 2023 registriamo nello stesso flusso una spesa di circa 161 milioni (se proiettato sull’intero anno 2023 genererebbe una spesa di 643 mln, ovvero avremmo un +10% se confrontato col dato del 2022)». Mentre «il cruscotto di Ts è operativo e sta ricevendo i Pte da parte di specialisti e Mmg, anche alla luce della chiusura del Pt web based Aifa avvenuto ad aprile 2022. Comportamento a oggi eterogeneo da parte dei prescrittori e delle regioni: per un corretto monitoraggio della nota è auspicabile che tutte le regioni trasmettano tutti i dati in loro possesso. Il Lazio ad oggi non risulta utilizzare correttamente la piattaforma Ts».

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