
In termini finanziari, riferisce il quotidiano La Stampa, il CdA ha proposto un aumento di capitale scindibile, con scadenza 31 dicembre 2015, mediante emissione fino a poco più di 2 milioni di azioni ordinarie aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione – per un importo massimo, comprensivo di sovrapprezzo, fino a di 2 milioni 42 mila euro – da offrire in opzione ai soci ad un costo non inferiore al prezzo di collocamento in fase di ammissione a negoziazione (ovvero 1 € per azione). Le modalità saranno stabilite in un consiglio di amministrazione successivo all’eventuale via libera concesso da parte dell’assemblea.
Quest’ultima è stata convocata in seduta straordinaria il 10 giugno 2015 presso uno studio notarile milanese (e in seconda convocazione l’11 giugno). La documentazione relativa alla stessa assemblea sarà messa a disposizione del pubblico nei termini e con le modalità previste dalle vigenti disposizioni. Due consiglieri della WM Capital hanno dichiarato, ai sensi dell’art. 2391 del codice civile, l’esistenza di un potenziale conflitto di interessi nella sottoscrizione dell’aumento di capitale, in quanto si tratta di un’operazione con parti correlate ed in quanto entrambi i consiglieri sono anche membri esecutivi del consiglio di amministrazione della controllata. Per questo è stato redatto un documento informativo ai sensi dell’art. 10 delle «Procedure per le operazioni con parti correlate» e un consigliere indipendente ha espresso parere favorevole non vincolante alla sottoscrizione dell’operazione.
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