Ipsen, azienda biofarmaceutica globale con quartier generale a Parigi, ha diffuso i risultati di un’analisi specifica dello studio clinico di Fase 3 Cabinet, incentrata sui pazienti affetti da tumori neuroendocrini avanzati del polmone e del timo. I dati, presentati in occasione del congresso della European society of medical oncology, a Berlino dal 17 al 21 ottobre 2025, evidenziano un beneficio clinico significativo associato all’impiego di cabozantinib nella popolazione esaminata. L’analisi ha coinvolto un sottogruppo di quarantanove pazienti, estratto dalla coorte più ampia dello studio dedicata ai tumori neuroendocrini extra-pancreatici. I risultati indicano che cabozantinib ha determinato un prolungamento della sopravvivenza libera da progressione rispetto al placebo.

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Risultati clinici nel sottogruppo polmonare e timico

La sopravvivenza libera da progressione mediana ha raggiunto gli 8,2 mesi nel braccio di trattamento con cabozantinib, un periodo superiore rispetto ai 2,7 mesi osservati nel gruppo placebo. Il trattamento con la molecola è stato associato a una riduzione dell’ottantuno percento del rischio di progressione della patologia o di decesso. Il profilo di sicurezza osservato nell’analisi si è rivelato coerente con quanto già noto per cabozantinib, senza l’emersione di ulteriori segnali di sicurezza.

Impatto su un’area di bisogno medico insoddisfatto

I tumori neuroendocrini che originano nel polmone sono una quota significativa di neoplasie. La gestione terapeutica in fase di progressione di malattia ha complessità, con scelte che dipendono dalla sede del tumore primario e da altri elementi. L’approvazione di cabozantinib da parte delle autorità regolatorie europee, basata sui dati complessivi dello studio Cabinet, fornisce un’opzione terapeutica aggiuntiva per i pazienti adulti con tumori neuroendocrini pancreatici o extra-pancreatici ben differenziati, non resecabili o metastatici, in progressione dopo una precedente linea di terapia sistemica.

Lacuna terapeutica in area a elevato bisogno medico insoddisfatto

Secondo Chiara Marchesi, medical and regulatory affairs director Ipsen Italia, «i tumori neuroendocrini possono risultare difficili da gestire e, per circa un quarto dei pazienti la cui malattia origina nei polmoni, le opzioni terapeutiche sono rimaste fino ad ora particolarmente limitate. Questi risultati non solo confermano il valore di cabozantinib colmando un’importante lacuna terapeutica in un’area ad elevato bisogno medico insoddisfatto ma riflettono anche l’impegno di Ipsen a ricercare nuove opzioni di trattamento per i tumori rari e complessi».

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