
«La prima Casa della salute di Modena si connoterà per il suo orientamento alla tutela della donna, del bambino e delle giovani generazioni – spiega il direttore generale della Asl di Modena Massimo Annicchiarico – senza dimenticare i bisogni legati alle cronicità. L’evoluzione socio-demografica della popolazione modenese rende necessario avviare percorsi finalizzati a contribuire al mantenimento di un patrimonio come la salute che riguarda tutta la comunità». Saranno infatti presenti oltre 50 ambulatori nella struttura, fra questi gli studi dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta, ambulatori infermieristici, ambulatori specialistici, oltre alle aree dedicate all’accoglienza, sale riunioni. Al suo interno lavoreranno circa 80 operatori tra medici, specialisti, infermieri, personale amministrativo, ginecologi e ostetriche, dietiste, assistenti sociali e sanitarie. Nel quartiere, che è sede di un Polo Sociale, è già presente un’importante offerta di servizi: 43 studi medici di famiglia, sei pediatri, due centri prelievi, sette punti prenotazione presso le farmacie e due presso gli ipermercati, assieme a 17 ambulatori di specialistica e diagnostica, ambulatori di medicina dello sport, ambulatori vaccinali pediatrici, un centro di salute mentale, cinque strutture residenziali e una semi-residenziale per anziani. Sono inoltre 313 le istituzioni no profit attive nel quartiere attorno alle quali ruotano oltre 5 mila volontari.
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