
Si è svolta il 27 maggio 2025 la tavola rotonda “Verso la medicina di precisione”, organizzata dall’Ordine dei Medici di Roma alla Camera dei Deputati, occasione in cui il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco Robert Nisticò ha delineato le prospettive offerte dalla medicina di precisione e dalla prescrittomica. Per Nisticò «la medicina di precisione rappresenta una delle più grandi rivoluzioni degli ultimi decenni: un approccio innovativo che ha reso possibili terapie sempre più personalizzate. Ora entriamo nell’era della prescrittomica, una disciplina emergente che si occupa di analizzare, integrare e ottimizzare l’uso dei farmaci sulla base del profilo genetico, biochimico e clinico del paziente. È una sfida ambiziosa, ma necessaria, per migliorare l’efficacia delle terapie, ridurre gli effetti collaterali e ottimizzare l’uso delle risorse sanitarie».
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Politerapia realtà diffusa in Italia
Nisticò ha spiegato che «in un’epoca caratterizzata dall’invecchiamento della popolazione e dall’aumento delle malattie croniche, la politerapia è diventata una realtà diffusa. Quasi un anziano su tre (il 28,5% degli over 65 secondo l’ultimo rapporto Osmed) assume 10 o più medicinali, mentre il 68% ha ricevuto prescrizioni per almeno 5 farmaci diversi. L’interazione di così tanti medicinali diventa difficile da tenere sotto controllo per gli stessi medici e può generare effetti avversi o scarsa tollerabilità ai trattamenti per i pazienti, che abbandonano le terapie o non le assumono correttamente. La mancata aderenza terapeutica costa circa 2 miliardi di euro l’anno al Ssn: un conto che non possiamo permetterci».
Centralità per medicina di precisione e prescrittomica
Dunque, secondo il Presidente dell’Aifa «è qui che la medicina di precisione e la prescrittomica giocano un ruolo cruciale. Per affrontare queste sfide, l’Aifa ha istituito un Tavolo tecnico dedicato proprio alla medicina di precisione e alla prescrittomica. In collaborazione con società scientifiche, Ordini professionali e accademici, stiamo lavorando per mettere a punto, a breve, indicazioni utili a tutti gli operatori sanitari e ai pazienti, soprattutto quelli in politerapia. L’obiettivo è duplice: migliorare la qualità di vita e ottimizzare l’impiego delle risorse sanitarie».
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