
In tal senso, la Fofi ha citato, «a titolo di esempio, la previsione di meccanismi di premialità per i colleghi che investono nella loro preparazione, il differenziare in modo netto il trattamento del personale farmacista da quello del personale non farmacista e, aspetto sempre più evidente, la necessità di porre un freno alle situazioni di utilizzo distorto di alcuni istituti contrattuali, che possono essere all’origine di criticità sul piano deontologico». «La nostra offerta – ha concluso Mandelli – nasce dalla constatazione di una situazione critica per tutti gli attori del servizio farmaceutico, collaboratori e titolari, e dalla necessità di non trascurare alcuna strada per avviare un percorso che conduca a un accordo positivo e soddisfacente per tutti».
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