«Se le cronache riportano da tempo un aumento delle rapine ai danni delle farmacie, e non solo, segnalano anche l’intervento sempre più efficace dei tutori dell’ordine». È questa l’opinione di Andrea Mandelli, presidente della Fofi, a seguito dell’arresto in flagranza di reato eseguito dai carabinieri a carico di alcuni malviventi che eseguivano una rapina ai danni di una farmacia di Milano. Il fatto è balzato alle cronache dopo la pubblicazione di un video sui principali media nazionali. La registrazione mostra due soggetti incappucciati di media statura, entrati nella farmacia Washington a Milano. Uno dei due estrae un taglierino, affiancando un paziente in attesa, mentre l’altro si fionda dietro il banco, estraendo i contanti dal cassetto porta banconote. A questo punto i due escono furtivamente dalla farmacia, tuttavia trovano una sorpresa: ad aspettarli infatti due carabinieri in borghese che li bloccano, traendoli prontamente in arresto. I due malviventi, secondo quanto riportato da alcuni quotidiani locali, facevano parte di una banda costituita da tre soggetti, classe ’72, ’73 e ’92, tutti con precedenti penali, ed erano pedinati a vista da tempo.

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Questo episodio, spiega Mandelli, «testimonia il costante impegno delle forze di polizia, alle quali va il plauso e il ringraziamento di tutti i farmacisti: sapere di poter contare sulla loro presenza è fondamentale per poter svolgere al meglio la nostra professione al servizio dei cittadini». Come noto, il fenomeno delle rapine in farmacia, e il conseguente dibattito nella categoria, non è per nulla nuovo. Già nel settembre 2017, Vittorio Contarina, presidente di Federfarma Roma, aveva lanciato l’allarme sulle rapine a danno di farmacie. Anche Michele Di Iorio, presidente di Federfarma Napoli, in una lettera inviata alle autorità, aveva evidenziato «il dilatarsi di un fenomeno quanto mai allarmante che, negli ultimi mesi, sta degenerando», ciò anche alla luce, da parte di molte farmacie, dell’installazione di casse automatiche rendiresto, contenenti importi decisamente più esigui, portando i malviventi a cambiare le modalità, passando dalla rapina al “furto con spaccata”.

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