farmacista del futuro«La figura del farmacista sta diventando sempre di più la prima frontiera per la persona che ha problemi di salute. Noi vogliamo formare una figura professionale che abbia solide competenze di medicina per poter aiutare a capire cosa si sta assumendo e dare sempre di più i giusti consigli». A spiegarlo è stato Rocco Bellantone, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’università Cattolica di Roma. Parlando al quotidiano Avvenire, il dirigente ha illustrato così un nuovo corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia che verrà avviato con il prossimo anno accademico 2018-2019. «Questo corso – ha aggiunto – sarà molto attento anche alle problematiche gestionali di un punto sanità. Ormai si abbandona la vecchia figura di un farmacista come gestore di un negozio, di un semplice esecutore delle ricette mediche. Il farmacista rappresenta un riferimento per la persona». Una conferma, da parte di Bellantone, del fatto che la rete territoriale delle farmacie consente alla categoria di garantire per i pazienti un presidio di immediata prossimità e di facile accesso. I cui servizi potranno tra l’altro evolvere grazie all’avvio della farmacia dei servizi. E novità potranno arrivare anche per le farmacie ospedaliere: «Anche in questo caso – ha osservato il docente universitario – da quello che era un semplice distributore di farmaci all’interno di un ospedale il farmacista diventa sempre più una persona attiva nel collaborare con i medici e la direzione dell’ospedale per gestire al meglio le somministrazioni fornite, con molta attenzione al tipo di preparazione. Si vuole così allontanare qualsiasi pericolo di errore e soprattutto integrarsi con le conoscenze, dando così il meglio di quello che oggi arriva dalla ricerca medica». Il tutto nell’ottica di «avviare una sinergia e utilizzare le nuove terapie a livello clinico. Per poter fare questo c’è bisogno però di uno staff completo, che preveda accanto alle figure dei medici anche il farmacista che controlli al meglio le formulazioni che si fanno». Bellantone cita il caso dell’ospedale Gemelli di Roma, nel quale è arrivo “Clinical trial service”, centro di studi clinici nel quale «è fondamentale la figura del farmacista, completamente rivalutato e inserito nella dinamica dello staff medico».

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