La logistica nel settore healthcare italiano sta vivendo una fase di crescita e trasformazione, con fatturati in aumento ma margini di redditività ancora contenuti. È quanto emerso dall’indagine condotta dall’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano, in collaborazione con il Consorzio Dafne, presentata durante il convegno «logistica healthcare: direzioni di lavoro per un settore che cambia», il 4 febbraio 2025.

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Trend positivo del fatturato nel periodo 2019-2023

L’analisi dei bilanci degli operatori logistici attivi nell’healthcare ha evidenziato un trend positivo del fatturato nel periodo 2019-2023, accompagnato però da una redditività media del 3,5% nel 2024, valore inferiore di quasi due punti percentuali rispetto alla media del mercato italiano della Contract Logistics (5,3%). I vettori nazionali di logistica specializzati in healthcare hanno registrato una marginalità superiore (5,8%) rispetto agli operatori logistici cosiddetti “generalisti”, mentre i vettori regionali si attestano al 4,7%. Le performance più critiche si sono riscontrate nella distribuzione intermedia, con una redditività media del comparto pari all’1,5% negli ultimi quattro anni. In particolare, ben il 47% dei distributori intermedi ha registra un valore di Ebitda/fatturato inferiore al 2%.

Le spedizioni si consolidano, cresce l’home delivery

Nel 2024 i volumi movimentati dalla logistica healthcare sono rimasti sostanzialmente stabili in termini di colli (-1,7%) e chilogrammi (+1%), ma si è assistiti a una riduzione e a un consolidamento delle spedizioni (-5,5%). Oltre l’80% delle spedizioni è diretto a farmacie (40%) e ospedali (43%). Questi ultimi rappresentano anche il principale canale di destinazione per numero di colli (34%) e chilogrammi (53%). Un trend in crescita riguarda l’home delivery, passato dall’1% al 4% nel periodo 2019-2024. A livello geografico, Lombardia e Lazio sono il punto di origine di quasi il 90% dei flussi, mentre Lombardia, Lazio e Campania si confermano le prime tre regioni per assorbimento.

Nelle strutture ospedaliere la logistica è attività strategica

L’indagine ha rivelato che per il 71% delle strutture ospedaliere intervistate la logistica è percepita come un’attività strategica. L’83% di esse ha previsto di adottare soluzioni tecnologiche e digitali a supporto della logistica entro 3-5 anni, mentre solo il 2% non ha in programma progetti di miglioramento in questo ambito. Le direzioni di lavoro prioritarie hanno riguardato la gestione informatizzata delle scorte e delle giacenze (41%) e la revisione delle logiche di riordino e stoccaggio (25%) presso magazzini e centri di consumo.

Migliore pianificazione e distribuzione dei volumi nel tempo

Marco Melacini, direttore Scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics, ha spiegato che «nel 2024 nella logistica healthcare si sono confermate le azioni di rafforzamento dei network logistici e di collaborazione tra i diversi attori della filiera, iniziative che hanno permesso di assorbire i flussi del settore con minore difficoltà rispetto al passato. Di particolare importanza il lavoro sui picchi stagionali, che sono stati più contenuti, grazie alla migliore pianificazione e alla distribuzione dei volumi nel tempo».

Numerose criticità derivanti dai fattori di contesto

Damiano Frosi, direttore dell’Osservatorio Contract Logistics, ha osservato che «in questi anni anche nel settore healthcare la catena di fornitura ha dovuto rispondere alle numerose criticità derivanti dai fattori di contesto. Le sfide del mercato hanno evidenziato l’importanza della Logistica per la continuità del business e la sua centralità per il miglioramento del livello di servizio, ma i risultati ancora contenuti in termini di marginalità evidenziano come sia fondamentale lavorare ulteriormente sull’approccio alla Logistica come funzione strategica».

Approccio collaborativo negli ultimi anni

Secondo Maria Pavesi, ricercatrice dell’Osservatorio Contract Logistics, «la filiera della logistica healthcare anno dopo anno ha iniziato a lavorare con un metodo maggiormente collaborativo. Questo approccio è particolarmente importante se si considera anche l’imminente applicazione della direttiva europea Falsified medicine directive (Fmd) in Italia. La serializzazione dei farmaci pone nuove sfide, ma anche nuove opportunità per la Logistica e per la filiera Healthcare, che si trovano oggi a rivedere i propri processi e a ricercare gli strumenti e le soluzioni a supporto di tale cambiamento».

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