L’Istat ha pubblicato, il 28 dicembre 2017, l’Annuario statistico italiano per l’anno appena concluso. Un documento che, spiega l’istituto, «offre di anno in anno un articolato ritratto dell’Italia e della sua evoluzione, favorendo una lettura integrata dei fenomeni in atto. Con il suo apparato di informazioni e metadati, l’Annuario costituisce per esperti, policy maker e cittadini un importante strumento per orientarsi all’interno dell’offerta di dati e fonti».
Tra i numerosissimi temi toccati nel documento, che consta di quasi 800 pagine, un paragrafo è dedicato anche alle «difficoltà che le famiglie lamentano per l’accesso ad alcuni servizi». E tra questi, l’Istat cita anche le farmacie: «La quota di famiglie che denunciano difficoltà di accesso a servizi di pubblica utilità, quali farmacie, pronto soccorso, uffici postali e comunali, forze dell’ordine e servizi commerciali – si legge nel testo – costituisce una realtà rilevante, specialmente in alcuni contesti territoriali. Nel 2016, a livello nazionale, le quote di famiglie che denunciano difficoltà di accesso non si discostano da quelle rilevate nel 2015». L’istituto di statistica ha quindi precisato che «le situazioni di maggiore difficoltà si registrano per l’accesso al pronto soccorso (55,5 per cento) e alle forze dell’ordine (36,4 per cento), seguono gli uffici comunali (34,1 per cento), i supermercati (28,5 per cento) e gli uffici postali (25,6 per cento). Più contenuta la quota di famiglie che dichiarano difficoltà nel raggiungere i negozi di generi alimentari (21,6 per cento) e le farmacie (20,2 per cento)». Si tratta dunque di un dato ben più basso rispetto, ad esempio, a quello relativo al pronto soccorso, ma che riguarda comunque più di un quinto delle famiglie italiane, nonostante le nuove aperture derivanti dai concorsi straordinari portati a termine in alcune regioni d’Italia. Nell’Annuario si sottolinea, in ogni caso, che «dal punto di vista territoriale permane una forte differenziazione: le famiglie residenti nel Sud risultano particolarmente sfavorite nel raggiungimento di tutti i servizi rilevati e in particolare il 64,4 per cento dichiara difficoltà nell’accesso al pronto soccorso, a fronte del 49,0 per cento delle famiglie del Nord-ovest». Per quanto riguarda le farmacie, è possibile immaginare che una buona parte del 20,2 per cento di famiglie che lamenta difficoltà a trovare un esercizio abiti in aree rurali particolarmente remote.
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