WelfarmLa legislazione attuale ha inserito la farmacia in una prospettiva diversa, configurandola come un punto multifunzionale della salute, integrato con il territorio e le sue istituzioni sanitarie. Questo nuovo ruolo ha imposto il rinnovamento della professione “farmacista” e la necessità di strutturare la farmacia come una vera e propria azienda, che deve porsi la priorità di creare valore aggiunto.

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Finora nelle farmacie i servizi aggiunti sono stati un elemento economicamente marginale, perché sono spesso mancati gli investimenti adeguati al loro sviluppo. Offrire servizi innovativi infatti richiede un impegno economico talvolta ragguardevole e lo sviluppo di funzioni, tempi, spazi e risorse. Spesso l’imprenditore farmacista, dopo aver calcolato costi, ricavi e il livello di indebitamento necessario, arriva a concludere che non sia una strada sostenibile. D’altro canto, si tratta comunque di una grande opportunità: i servizi creano valore aggiunto agli occhi del cliente, lo fidelizzano, migliorano l’immagine della farmacia. Nel breve periodo attraggono clientela e consentono di migliorare il tasso di rotazione; nel medio periodo, contribuiscono all’incremento della redditività complessiva.

La farmacia si trova così di fronte a due necessità ben distinte: da un lato, quella di rafforzare il proprio profilo commerciale e professionale senza tralasciare il suo carattere di servizio pubblico; dall’altro, quella di intraprendere dinamiche manageriali per raggiungere le finalità aziendali. In questo quadro, le farmacie indipendenti si trovano in difficoltà nella competizione con gruppi e network di farmacie: oltre alla diversa capacità strategica, per le loro dimensioni risultano più deboli nel negoziare i costi d’acquisto di beni e servizi, il credito e i servizi finanziari.

Nasce per questo una realtà come Farmacampania, cooperativa che distribuisce medicinali a circa 240 farmacie della regione. Proprio nell’ambito dei servizi Farmacampania ha avviato il circuito Welfarm: nelle farmacie aderenti è possibile prenotare prestazioni specialistiche presso centri diagnostici, richiedere prestazioni infermieristiche e fisioterapiche a domicilio, ricercare e selezionare badanti, baby sitter, colf e personale per l’assistenza a domicilio.

Di fatto, la farmacia associata mantiene la propria indipendenza ma gode dei vantaggi di far parte di un gruppo, nell’acquisto di beni e servizi, per la garanzia solidale offerta dalla cooperativa e per il suo ruolo di facilitatore per l’accesso ai servizi finanziari e al credito. In anni in cui per le piccole imprese la stretta al credito continua a peggiorare, spesso la cooperativa si “sostituisce” agli istituti di credito e finanziari nel sostegno alla farmacia in tema di pagamenti e dilazioni.

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