La Federazione internazionale farmaceutica (Fip) ha pubblicato uno policy statement in cui invita i governi e i responsabili delle politiche, in sinergia con le organizzazioni farmaceutiche nazionali, a regolamentare e monitorare l’uso degli antibiotici, le vie di accesso e la disponibilità di dati relativi al loro impiego sia negli esseri umani che negli animali. La dichiarazione, rilasciata il 22 novembre 2023 all’Aia, sostituisce quella precedente del 2017 e si pone come un aggiornamento critico nelle raccomandazioni per contrastare la resistenza antimicrobica (Amr).

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La nuova politica Fip contro l’Amr e il ruolo dei farmacisti. La Fip elenca una serie di raccomandazioni rivolte agli attori chiave, tra cui la necessità di agevolare la registrazione di antibiotici nuovi o già esistenti, fornendo incentivi economici adeguati per stimolarne lo sviluppo e la disponibilità commerciale. Viene inoltre sottolineata l’importanza di consentire ai farmacisti di produrre antibiotici essenziali in caso di carenza. La vicepresidente della Fip, Manjiri Gharat, che è anche co-presidente della Commissione Fip sull’Amr e co-leader del comitato politico che ha sviluppato la dichiarazione, ha evidenziato il ruolo cruciale dei farmacisti nell’assumere posizioni di leadership per mitigare l’Amr e promuovere la gestione degli antibiotici (Ams). La Fip ha esortato i farmacisti a premere sulle autorità competenti affinché vengano coinvolti nei programmi di immunizzazione nazionali e locali, specialmente per le popolazioni vulnerabili, al fine di ridurre la necessità di utilizzare antibiotici.

Le sfide nell’Amr e gli impegni della Fip. La dichiarazione mette in luce le sfide nella lotta contro l’Amr, che includono una sorveglianza e un monitoraggio inadeguati, una catena di approvvigionamento non affidabile, una regolamentazione e un’applicazione delle norme sui medicinali sub-ottimali, nonché una prevenzione e un controllo delle infezioni inadeguati, oltre a carenti servizi di igiene e sanificazione dell’acqua. La Fip si impegna, attraverso la politica annunciata, a sostenere la ricerca scientifica e l’informazione basata sull’evidenza per avanzare la conoscenza sull’uso efficace, sicuro e responsabile degli antibiotici nelle comunità e in altri contesti sanitari. Inoltre, la dichiarazione invita i farmacisti a promuovere l’uso di strumenti diagnostici point-of-care per individuare precocemente i segni delle malattie infettive e a sostenere un approccio consapevole dell’ambiente, applicando i principi della farmacia verde lungo tutto il ciclo di vita degli antibiotici, come indicato da Gharat.

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