In occasione della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici Cop26, l’International pharmaceutical federation (Fip) ha inviato una lettera alle delegazioni nazionali, presentando il ruolo della farmacia nel favorire pratiche sostenibili, attraverso azioni mirate a ridurre l’inquinamento di aria e acqua e promuovere un uso dei farmaci che riduca l’impatto ambientale. La missiva è firmata da 450 organizzazioni in rappresentanza di oltre quarantacinque milioni di operatori sanitari. I componenti «si sono uniti per chiedere che vengano attuate azioni per affrontare la crisi climatica, compresa la costituzione di sistemi sanitari resilienti al clima, a basse emissioni di carbonio e sostenibili. Le organizzazioni chiedono inoltre di garantire che gli investimenti per la ripresa dalla pandemia sostengano le azioni per il clima e riducano le disuguaglianze sociali e sanitarie».

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

Come la farmacia può fare la differenza

La Fip sottolinea in quali ambiti la farmacia può contribuire in modo significativo alla lotta per la salvaguardia ambientale, favorendo una serie di pratiche quotidiane volte a incrementare la sostenibilità del settore. Secondo la sigla «la farmacia riveste un ruolo di spicco nell’affrontare il cambiamento climatico grazie agli sforzi collettivi degli operatori del settore. Come parte e forza lavoro della comunità sanitaria, la nostra professione sta convogliando la propria influenza, il proprio impatto sui cambiamenti climatici e le azioni che può intraprendere non solo nella protezione dell’ambiente attraverso pratiche farmaceutiche sostenibili e un uso responsabile dei farmaci, ma anche nella risposta ai bisogni sanitari e dei pazienti che emergono dalla crisi climatica».

Le azioni concrete della farmacia

La Fip individua diverse pratiche che possono essere messe in campo dalle farmacie e promosse anche in favore dei cittadini. Uno smaltimento improprio dei farmaci, per esempio, è spesso causa di inquinamento delle acque, una problematica che può essere arginata partendo da prescrizioni e dispensazioni dei medicinali più razionali e adeguate alle reali necessità del paziente e promuovendo le corrette pratiche di smaltimento. In questo ambito, il ruolo del farmacista diventa molto incisivo anche quando si tratta di consigliare i pazienti sull’uso di farmaci da banco. I farmacisti possono inoltre avere un ruolo rilevante nella riduzione dell’inquinamento dell’aria e nella cura dei disturbi da esso derivanti, come già sottolineato dalla Federazione in un documento relativo alla tutela della salute respiratoria. La lettera si conclude evidenziando come «nel corso degli anni la Fip ha identificato la sostenibilità come una policy prioritaria per la farmacia (…). Siamo allineati con i leader della Cop26 nel nostro impegno in questa battaglia globale contro il cambiamento climatico e a sostenere la professione di farmacista in tutto il mondo affinché svolga il proprio ruolo. Ci impegniamo a supportare i nostri membri in tutto il mondo per consentire alla farmacia di intraprendere azioni mirate in questa crisi climatica».

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.