
La sigla ricorda anche che «molte farmacie ormai fanno orari di apertura sempre più estesi, domeniche di aperture commerciali in aggiunta ai turni di guardia farmaceutica. Vorrebbero inoltre studiare orari di lavoro solo in linea con il numero di scontrini per fascia oraria, ignorando che gli orari di lavoro sono la prima condizione materiale sensibile, incidono tanto sulle vite delle persone, specialmente in un settore ad altissima percentuale di occupazione femminile come le farmacie. Sul lavoro domenicale, dopo il 2012 l’equilibrio organizzativo è ancora faticoso da trovare, qualunque sia il contratto nazionale applicato, ed è fonte di tensione tra i lavoratori, tra lavoratori e aziende, e anche tra i delegati dei lavoratori e le aziende».
«Quando arriveranno le grandi catene di farmacie – prosegue Farmacia.blog – non ci sarà altra strada che la contrattazione interna organizzata per non ritrovarsi a lavorare in condizioni peggiori di quelle che abbiamo conosciuto finora, e con rapporti interni più padronali che con un singolo titolare».
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