L’Aifa ha mostrato la propria attenzione verso una condizione patologica grave e complessa come la fibrosi cistica, confermando l’impegno a garantire ai pazienti le migliori opzioni terapeutiche disponibili, considerando il principio di sostenibilità economica del Servizio sanitario nazionale. L’azione dell’ente regolatorio si concentra sulla necessità di bilanciare l’innovazione terapeutica con la continuità del sistema sanitario pubblico, in un contesto di risorse finite. La fibrosi cistica richiede approcci di cura articolati e accesso a terapie avanzate.

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Estensione d’uso per un numero maggiore di pazienti

La Commissione scientifica ed economica del farmaco, nota con l’acronimo Cse, ha avviato l’istruttoria per l’ammissione alla rimborsabilità di indicazioni aggiornate per il farmaco Kaftrio in combinazione con Kalydeco, il cui principio attivo è ivacaftor. L’estensione terapeutica in valutazione riguarda la copertura di tutte le mutazioni del gene Cftr, che sono all’origine delle diverse manifestazioni cliniche della patologia. Il potenziale ampliamento dell’uso del medicinale interessa una popolazione di pazienti particolarmente estesa. La procedura, avviata dopo la presentazione del dossier da parte dell’azienda farmaceutica titolare del prodotto nel mese di luglio del 2025, comporta una analisi approfondita dei dati per determinare l’inserimento delle indicazioni nei Livelli essenziali di assistenza.

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