
I dati nazionali raccolti dai Centri antiveleni italiani rivelano che una percentuale delle esposizioni a sostanze pericolose, pari al 48 per cento, coinvolge bambini con meno di sei anni di età. Gli agenti più comuni in tali episodi sono i detergenti per la pulizia della casa, a cui seguono combustibili, deodoranti e prodotti per il fai da te. Se numerosi contatti si risolvono senza conseguenze cliniche rilevanti, permangono situazioni di elevata pericolosità, specialmente in relazione a sostanze caustiche, farmaci non custoditi, punture di animali e, in misura minore, funghi non commestibili o sostanze stupefacenti.
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Minimizzare il rischio di intossicazione tra i più piccoli
La Società italiana di tossicologia ha fornito una serie di raccomandazioni per minimizzare il rischio di intossicazioni tra i più piccoli: conservare medicinali e prodotti chimici in luoghi elevati e chiusi, utilizzare sempre i contenitori originali, evitare di assumere farmaci in presenza di bambini e richiudere con cura i tappi di sicurezza dopo l’uso. È sconsigliato definire “medicine” vitamine o integratori, mentre è opportuno tenere detergenti e cosmetici separati dalle aree dedicate agli alimenti. In caso di ingestione, non si deve provocare il vomito. È invece fondamentale contattare senza indugio un Centro antiveleni.
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