
La Federazione internazionale farmaceutica (Fip) ha pubblicato uno Statement of policy concernente l’integrazione dell’intelligenza artificiale nell’esercizio della professione farmaceutica. Il documento, reso pubblico lunedì 1 settembre 2025 in occasione dell’incontro mondiale a Copenhagen, delinea il quadro di riferimento per l’adozione delle tecnologie in modo etico e sostenibile. Secondo la Federazione, l’intelligenza artificiale è destinata a ridefinire il futuro della farmacia, a condizione che la sua implementazione avvenga nel rispetto di principi rigorosi e nel solco della deontologia professionale.
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Cambiamento nel modo di lavorare dei farmacisti
La posizione è sostenuta da Lars-Åke Söderlund, vice presidente del Fip e co-presidente del comitato per le politiche, secondo cui «l’intelligenza artificiale sta già trasformando il modo in cui lavorano i farmacisti, dall’automatizzazione dei compiti di routine al supporto di processi decisionali clinici più avanzati e persino all’accelerazione della scoperta di nuovi farmaci». Secondo Söderlund «questa dichiarazione delinea una visione per sfruttare i vantaggi dell’IA garantendo al contempo che il giudizio umano, l’autonomia professionale e le relazioni di fiducia che definiscono la farmacia non vengano compromessi».
Efficienza operativa e migliore sicurezza per i pazienti
Nel documento sono state messe in luce le potenzialità dell’Ia nel potenziare l’efficienza operativa, migliorare la sicurezza dei farmaci e personalizzare le cure ai pazienti. Applicazioni come l’apprendimento automatico, l’analisi predittiva e la robotica possono supportare il farmacista in attività che vanno dall’identificazione di pazienti a rischio di non aderenza alla terapia alla gestione ottimizzata delle malattie croniche, oltre a fornire strumenti che consentano decisioni cliniche più informate e vantaggiose per i pazienti e i sistemi sanitari.
Regolamentazione e formazione come pilastri fondamentali
Il policy statement del Fip ha posto l’attenzione sulla necessità di un governo rigoroso dell’implementazione dell’intelligenza artificiale, da attuarsi attraverso una regolamentazione solida e framework etici trasparenti. Per tale motivo, la Fip ha richiesto l’istituzione di salvaguardie forti per la protezione della privacy e della sicurezza dei dati dei pazienti, per affrontare il problema dei bias degli algoritmi e per garantire che gli strumenti di Ia affianchino, e non sostituiscano, l’expertise del farmacista. La trasparenza operativa è indicata come un requisito imprescindibile.
Enfasi particolare posta sulla collaborazione e sulla formazione
Per un utilizzo ottimale delle tecnologie, è ritenuto essenziale che i farmacisti acquisiscano le competenze necessarie per operare con disinvoltura in un contesto digitale. Ciò implica l’integrazione di materie come la data science e la digital health nei curricula universitari e nei programmi di sviluppo professionale continuo. Il documento ha poi evidenziato come il farmacista debba mantenere la piena responsabilità sulla cura e sicurezza del paziente.
Raccomandazioni operative per gli stakeholder del settore
Le raccomandazioni finali del Fip delineano azioni specifiche per i molteplici attori coinvolti, quali governi, enti regolatori, sviluppatori tecnologici, educatori e organizzazioni farmaceutiche. L’invito è di lavorare sinergicamente per garantire che l’adozione dell’intelligenza artificiale sia equa, trasparente e sostenibile. La Federazione si impegna a fornire leadership e guidance sulle questioni professionali ed etiche legate all’Ia, supportando le organizzazioni membro con risorse e formazione.
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