Con la pubblicazione della Circolare N. 11E del 18 luglio 2025, l’Agenzia delle entrate ha fornito istruzioni operative agli uffici territoriali per garantire uniformità nell’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) relativi al periodo d’imposta 2024. Il documento, firmato dal direttore Vincenzo Carbone, pone particolare attenzione all’adeguamento alla classificazione Ateco 2025 e agli interventi normativi recenti. Per il 2024, è stata completata la revisione di 100 indici e l’aggiornamento di tutti i 172 Isa attivi, al fine di rispecchiare le dinamiche economiche influenzate da fattori geopolitici e congiunturali.

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Classificazione Ateco 2025 sugli Isa

L’entrata in vigore della classificazione Ateco 2025 ha comportato ripercussioni sulla struttura degli Isa. La tabella allineata alla classificazione europea Nace Rev. 2.1 ha modificato codici e descrizioni delle attività economiche. In particolare, sono stati rivisti 14 Isa relativi al commercio al dettaglio, approvati con Decreto del Vice Ministro dell’Economia del 18 marzo 2024, per adeguarli alla logica basata sulla tipologia di prodotti venduti anziché sul canale di vendita. Tra le novità, l’eliminazione degli Isa CM03U (commercio ambulante), CM90U (vendite al di fuori di negozi) e DM86U (distributori automatici), le cui attività sono state integrate in indici affini. È stato rivisto l’Isa DG61U per gli intermediari del commercio, ora confluito nell’indice EG61U, che include anche intermediazioni di servizi. Per supportare i contribuenti nella transizione, l’Istat ha reso disponibile una tavola di raccordo tra le versioni Ateco 2007 e Ateco 2025.

Revisione e semplificazione degli adempimenti

La Circolare ha illustrato gli interventi normativi ordinari e straordinari sugli Isa per il 2024. Con il Decreto del 24 aprile 2025, sono stati introdotti correttivi per mitigare gli effetti delle tensioni geopolitiche e dell’inflazione su energia e alimentari. Sono state aggiornate le analisi territoriali e rivisti indicatori di anomalia per settori specifici, come i costi carburante per i trasporti. Sul fronte della semplificazione, l’Agenzia ha eliminato l’obbligo di inserire l’“Anno di inizio attività” in 23 modelli Isa, essendo tale informazione già disponibile nel sistema. Prosegue inoltre l’impegno per ridurre gli oneri dichiarativi, con l’integrazione di dati precalcolati nei software di compilazione. Invariati i meccanismi premiali per i contribuenti virtuosi, già delineati nella Circolare 15E del 2024.

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