Venanzio Gizzi, presidente Assofarm, associazione delle farmacie comunali, giudica positive le aggregazioni di gruppi di questi presìdi, come quella presentata il 9 marzo 2023 tra alcune aziende comunali lombarde. «L’aggregazione delle farmacie comunali – dichiara Gizzi a FarmaciaVirtuale.it – è prevista da una norma di legge che può essere applicata e che di fatto non modifica gli stati giuridici delle nostre aziende, ma permette loro di collegarsi l’una con l’altra per fare delle operazioni in rete. Lavorare in rete è una prospettiva che auspichiamo da sempre per le farmacie comunali. Il progetto “LeComunali Farmacie in rete” della Lombardia è un’iniziativa pregevolissima alla quale partecipano San Giuliano Milanese, San Donato Milanese, Cinisello Balsamo, Crema e Peschiera Borromeo. Si tratta della quarta esperienza nel nostro settore. Abbiamo già operanti altre tre reti di farmacie in altre regioni. Due di queste sono attive già da tempo in Toscana, una tra le farmacie comunali di S. Miniato, Fucecchio e Santa Croce e l’altra tra quelle di Sesto Fiorentino, Campi, Viareggio e Pistoia. Un’altra rete è invece operativa nelle Marche».

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Solidarietà operativa e professionale

L’aggregazione in rete determina importanti vantaggi per le farmacie comunali. «È un sistema di forte solidarietà, sia sotto il profilo professionale sia sotto il profilo operativo – sostiene Gizzi –. Mantenendo invariate le forme giuridiche delle aziende, i presidi che si collegano tra loro in rete possono condividere una serie di servizi e opportunità, favorendo anche le realtà di dimensioni ridotte con poco personale, che possono avvalersi delle risorse umane di una delle altre aziende. Allo stesso modo si possono attivare servizi utili ai cittadini, mettendoli in rete così da realizzare una Farmacia dei servizi che possa avere delle prospettive, soprattutto per quanto riguarda tutte le prestazioni cognitive che il farmacista può porre in essere e che può condividere con gli altri farmacisti della medesima rete».

Vantaggi per le farmacie e per i cittadini

Il Presidente di Assofarm sottolinea poi i vantaggi che la creazione di una rete di farmacie porta in termini di economia di scala. «Tra le attività condivise – afferma Gizzi –, oltre alla gestione del personale, particolare importanza riveste la funzione acquisti, che beneficia senza dubbio dell’economia di scala che si viene a creare con l’unione di più farmacie. Inoltre, laddove alcune attività amministrative non possono essere sviluppate per mancanza di personale, è possibile organizzarle in rete, eliminando anche eventuali esternalizzazioni. Non meno importante, un vantaggio eccezionale sta nel poter condividere esperienze, momenti organizzativi e comunicativi. Il tutto a beneficio anche dei cittadini, che possono così trovare proposte e servizi sanitari che magari oggi mancano perché la singola farmacia di un determinato territorio non è in condizione di realizzare ma l’acquisisce, in virtù di questa forza della rete, da altre farmacie collegate. Si tratta quindi di un’ulteriore opportunità di dare forza alla farmacia perché possa essere presidio sul territorio e andare in una direzione fortemente sanitaria, come noi auspichiamo».

Intervista integrale

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