
Gsk e la Fleming Initiative hanno avviato sei programmi di ricerca denominati Grand Challenges, finalizzati a contrastare l’antibiotico-resistenza mediante l’impiego di intelligenza artificiale e competenze scientifiche multidisciplinari. L’iniziativa, che prenderà il via nel 2026 con un finanziamento triennale di 45 milioni di sterline da parte di Gsk, mira a rispondere all’allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità nel recente rapporto Glass, che segnala un peggioramento del quadro globale dell’Amr. I dati indicano che una infezione batterica confermata in laboratorio su sei è causata da batteri resistenti, con una proiezione di decessi annuali correlati che potrebbe raggiungere 8,22 milioni entro il 2050. La Fleming Initiative, creata dalla collaborazione tra Imperial College London e Imperial College Healthcare Nhs Trust, riunisce ricercatori, clinici, esperti di politiche sanitarie e partner commerciali per sviluppare soluzioni eque su scala globale.
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Approccio multidisciplinare per patogeni prioritari
I sei programmi di ricerca affrontano tematiche distinte ma complementari. Un primo ambito di studio si concentrerà sul potenziamento della scoperta di antibiotici per infezioni da batteri Gram-negativi, un gruppo di patogeni noto per la sua complessa barriera cellulare. Un secondo progetto utilizzerà l’intelligenza artificiale per accelerare lo sviluppo di farmaci contro le infezioni fungine, a partire dall’Aspergillus. Un terzo team di esperti analizzerà la risposta immunitaria umana allo Staphylococcus aureus, incluso l’Mrsa, per supportare la ricerca vaccinale. Ulteriori iniziative prevedono la creazione di modelli predittivi basati sull’Ia per tracciare la diffusione di patogeni resistenti, la conduzione di trial clinici per ottimizzare l’uso degli antibiotici e l’utilizzo di dati di ricerca per informare le politiche pubbliche. Sono previsti circa cinquanta ruoli scientifici e accademici dedicati, con sede principale presso l’Imperial College di Londra.
Competenze, strutture, capacità e visione leader a livello mondiale
Il Lord Professor Ara Darzi, responsabile della Fleming Initiative, ha dichiarato che «nei 12 mesi trascorsi da quando abbiamo annunciato la nostra storica partnership tra Gsk e la Fleming Initiative, sono stati compiuti enormi progressi. Grazie al nostro potere di convocazione, disponiamo di competenze, strutture, capacità e visione leader a livello mondiale per poter lanciare queste ambiziose Grandi Sfide. Oggi, a 80 anni dal premio Nobel per la scoperta della penicillina, siamo lieti di vedere i progressi di questa ricerca. Ci auguriamo che questa ricerca sia un faro per la comunità scientifica e sottolinei l’urgente necessità di sforzi collaborativi per affrontare la crescente minaccia globale dell’Amr».
Leadership di Gsk nella scienza antimicrobica
Tony Wood, direttore scientifico di Gsk, spiegato di essere «lieto di unire la leadership di Gsk nella scienza antimicrobica con la ricerca all’avanguardia a livello mondiale dell’Imperial College di Londra. Insieme, con set di dati su larga scala, modalità farmacologiche emergenti e modelli basati sull’intelligenza artificiale, apriremo nuovi approcci per la scoperta di nuovi antibiotici e anticiperemo e supereremo lo sviluppo della resistenza per trasformare il trattamento e la prevenzione delle infezioni gravi. Attualmente, Gsk dispone di un promettente portafoglio di risorse rilevanti in fase di sviluppo, molte delle quali mirate a patogeni identificati come prioritari dall’Oms e dal Cdc statunitense. Continueremo a essere leader nell’ispirare un’azione molto più collettiva, a livello di industria, mondo accademico e politico, e credo che la nostra partnership con la Fleming Initiative rappresenti un nuovo passo importante in questa direzione».
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