«La Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi) aderisce alla 8a edizione della Giornata nazionale della salute della donna promossa dal ministero della Salute e dalla Fondazione Atena Onlus, che si celebra il 22 aprile». Secondo quanto riferito dalla Federazione, «l’iniziativa vede la rete dei farmacisti di comunità impegnata in numerose iniziative sul territorio nazionale, a conferma della grande sensibilità verso il tema della promozione della salute femminile». Andrea Mandelli, presidente Fofi, ha sottolineato che «dalla tutela della salute delle donne passa il benessere della famiglia e dell’intera collettività. Per questo, è importante sensibilizzare e supportare le donne nel prendersi cura di se stesse, a tutte le età».

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Ruolo del farmacista nel promuovere la cultura della prevenzione

Quanto ai trend storici degli andamenti, Mandelli ha evidenziato che «i dati ci dicono che le donne vivono più a lungo degli uomini ma si ammalano di più e trascorrono un maggior numero di anni in cattiva salute, spesso anteponendo l’accudimento degli altri al proprio benessere personale. Il farmacista, in qualità di primo punto di riferimento per la salute dei cittadini, svolge un ruolo di primo piano nel promuovere la cultura della prevenzione, attraverso campagne di screening e iniziative di educazione sui corretti stili di vita. Senza dimenticare che le azioni volte alla promozione della salute femminile hanno ricadute positive sull’intera collettività, in considerazione del ruolo svolto dalle donne per la tutela della salute di tutta la famiglia».

Maggiore appropriatezza ed equità delle cure

Mandelli ha concluso che «come ha ricordato il ministro Schillaci, questa Giornata è anche l’occasione per ribadire l’importanza dell’applicazione di un approccio di genere in sanità, dalla pratica clinica all’organizzazione dell’offerta dei servizi, volto a promuovere una maggiore appropriatezza ed equità delle cure quale parte fondante del diritto alla salute e, come tale, obiettivo primario del Ssn sul quale converge l’impegno di tutta la categoria dei farmacisti».

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