Il 17 settembre 2022, in occasione della Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti, la Società italiana di neonatologia (Sin) ha lanciato un appello affinché possano essere sviluppati e commercializzati più farmaci specifici per i neonati. In particolare, nella Terapia intensiva neonatale (Tin) «si può verificare il rischio di errori legati alla preparazione e somministrazione dei farmaci per diverse motivazioni». Nel dettaglio «molte prescrizioni neonatali sono off-label, cioè non specificamente approvate per uso neonatale e quasi tutti i farmaci somministrati ai neonati hanno necessità di essere diluiti, calcolando la loro dose sulla base del peso del piccolo. Nel caso dei prematuri, poi, alcuni farmaci sono usati in contemporanea, attraverso multipli accessi vascolari e sondini gastrici. Per questo è necessario incrementare la consapevolezza sull’utilizzo dei farmaci in Tin, anche migliorando le procedure di monitoraggio e segnalazione degli errori».

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Qualità e sicurezza delle cure cruciali per i neonati

La stessa sigla sottolinea come «la qualità e la sicurezza delle cure sono cruciali per i fragili neonati ricoverati nelle Tin e per tale ragione gli Standard Assistenziali Europei per la Salute del Neonato hanno dedicato un intero capitolo alla “Sicurezza del paziente e alle pratiche per l’igiene”. La tematica viene approfondita a 360 gradi, dagli errori di monitoraggio alla sorveglianza attiva sui germi multiresistenti, dall’utilizzo sicuro delle attrezzature alla prevenzione degli errori nella prescrizione e somministrazione dei farmaci. La conoscenza e l’applicazione di questi Standard deve continuare ad essere promossa nei reparti di neonatologia, con il supporto di tutta la struttura ospedaliera e del servizio sanitario, allo scopo di integrare completamente nella pratica clinica tutte le attività finalizzate alla sicurezza dei pazienti ed al miglioramento della qualità delle cure, anche in collaborazione con la famiglia».

Maggiore attenzione alla produzione di farmaci

In occasione della giornata Luigi Orfeo, presidente Sin, ha sottolineato che «abbiamo la necessità di utilizzare farmaci off-label, ma abbiamo anche tutti gli strumenti per gestirli in sicurezza: app, strumenti informatici, robotizzazione delle terapie e utilizzo di una metodologia tipica del risk management. Una realtà, sulla quale bisogna continuare ad investire, per renderla sempre più capillare e strutturata su tutto il territorio nazionale». Dunque, Orfeo lancia un appello agli enti regolatori e alle sigle del comparto: «Chiediamo, inoltre, supportati dalle indicazioni dell’Aifa, alle aziende farmaceutiche, una maggiore attenzione nella produzione di farmaci, che possano essere sempre più specifici per un uso neonatologico, così da ridurre e progressivamente azzerare il rischio».

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