L’incremento dei tassi finanziari ha un impatto importante anche sul settore farmaceutico. Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, spiega a FarmaciaVirtuale.it che «è un problema ancora più rilevante rispetto a quello dei rincari di carburante ed energia, perché tutto il settore ricorre spesso al credito finanziario, sia i distributori sia le farmacie. Bisogna prestare massima attenzione a monitorare entrate e uscite dei propri bilanci e cercare di contenere al minimo la dilazione che finora veniva in qualche modo tollerata dai diversi attori della filiera. Questa, infatti, può rivelarsi un’arma fatale per chi non la saprà gestire al meglio. È un rischio molto grande, al quale bisogna prepararsi con i giusti strumenti anche di carattere finanziario e gestionale. È fondamentale prestare attenzione al flusso di liquidità, che farmacia e distributore hanno, e trovare il partner giusto al quale rivolgersi per le forniture, affidabile e sicuro, che tuteli entrambi gli anelli della filiera».

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Riportare l’attività verso l’equilibrio economico

Secondo Mirone, una farmacia con un flusso economico corretto non ha ragione di ricorrere a dilazioni eccessive. «Oggi, al di là di casi eccezionali come una particolare esposizione finanziaria – afferma il presidente di Federfarma Servizi – una farmacia con un flusso corretto difficilmente necessita di dilazioni molto lunghe, con le Asl che in genere pagano in trenta-quaranta giorni dalla presentazione della Dcru e un cassetto che viene alimentato quotidianamente. Se si parte invece da dilazioni molto lunghe bisogna progressivamente, e senza traumi, rientrare verso quell’obiettivo finale di trenta-quarantacinque giorni. Per questo si può ricorrere a strumenti finanziari, forniti per lo più da banche e finanziarie del nostro settore, per arrivare a una rata sostenibile che consenta alla farmacia di rientrare verso un sano equilibrio economico dei propri conti».

Investire solo in soluzioni che aumentano la competitività

Una farmacia con una situazione economica sana può, secondo Mirone, sostenere investimenti che ne aumentino la competitività. «Una volta messa in sicurezza l’attività – ha dichiarato – le uniche risorse che vedo utilmente utilizzabili all’interno della farmacia sono quelle destinate agli investimenti per far sì che l’attività sia adeguatamente competitiva in un mercato che si evolve. In questo senso investire in strumenti tecnologici, di comunicazione efficace, come possono essere i social o altre forme di comunicazione, e i nuovi servizi è una cosa ragionevole e sensata da parte del titolare di farmacia. In merito invece all’e-commerce, visti i costi da sostenere, lo ritengo uno strumento molto utile solo se inserito in un network di farmacie».

Intervista integrale

Si rimanda alla visione della video-intervista integrale disponibile a questo collegamento

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