
La Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia della Corte dei Conti si è riunita il 23 ottobre 2025 per esaminare la richiesta di parere presentata dal Comune di Assago. L’amministrazione comunale, rappresentata dal Sindaco, ha sottoposto all’attenzione della Sezione diversi quesiti concernenti la gestione della farmacia di cui il comune è titolare, gestita con una società mista. La richiesta è originata da una interpretazione della sentenza emessa dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea il 10 luglio 2025, nella causa identificata come C-715/23, ritenuta potenzialmente in grado di qualificare il servizio di gestione di una farmacia come servizio sociale. Il Comune di Assago, dunque, ha richiesto delucidazioni sulle conseguenze di una tale eventuale riclassificazione sotto diversi profili, tra cui la sostenibilità finanziaria, la programmazione economica, e gli obblighi di bilancio.
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Implicazioni gestionali e quadro normativo di riferimento
La Sezione, dopo aver dichiarato l’ammissibilità della richiesta, è entrata nel merito delle questioni sollevate. L’interrogante ha chiesto chiarimenti in materia di copertura dei costi, determinazione delle tariffe e valutazione dei rischi di perdite strutturali, con riferimento agli articoli 81 e 97 della Costituzione e al decreto legislativo 36 del 2023. Ulteriori quesiti hanno riguardato le implicazioni contabili per il bilancio comunale, gli obblighi di accantonamento e di monitoraggio della società partecipata, ai sensi del decreto legislativo 175 del 2016, nonché l’ambito di esercizio delle funzioni di controllo della Corte dei Conti stessa. La Sezione ha tuttavia ritenuto più appropriato affrontare la questione non in termini di necessaria qualificazione univoca del servizio, bensì in relazione alla disciplina applicabile ai suoi diversi aspetti. È stato visto come le modalità di gestione delle farmacie comunali continuino a essere primariamente regolate dalla Legge 475 del 1968, la quale prevede diverse forme, tra cui la gestione in economia, l’azienda speciale, i consorzi e le società di capitali.
Distinzione tra qualificazione e disciplina applicabile al servizio
La deliberazione prosegue chiarendo che la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 10 luglio 2025, citata dal Comune di Assago, non qualifica il servizio farmaceutico in sé come servizio sociale. La pronuncia si è limitata a individuare la disciplina della direttiva europea sulle concessioni applicabile all’affidamento della gestione di una farmacia, inquadrandola nella categoria dei servizi sociali e altri servizi specifici soltanto per le finalità del public procurement. La Sezione regionale di controllo ha evidenziato come, al di fuori dello specifico ambito, la giurisprudenza amministrativa e contabile continui a qualificare la gestione di una farmacia comunale come un servizio pubblico di rilevanza economica. Pertanto, alla società mista partecipata dal comune dovranno essere applicate le disposizioni dei decreti legislativi 267 del 2000, 201 del 2022 e 175 del 2016, ciascuna per i propri profili di competenza. La gestione del servizio farmaceutico comunale deve osservare le regole di finanza pubblica, senza che la sua indubbia funzione sociale comporti automaticamente l’applicazione della normativa propria dei servizi sociali. Si rimanda all’atto nella sezione “Documenti allegati”.
Documenti allegati
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