Il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza sul ricorso numero di registro generale 8377 del 2023. La sentenza giunge al termine dell’iter giudiziario iniziato con il ricorso presentato da un gruppo di parafarmacie contro il ministero della Salute, il ministero dell’Economia e delle Finanze, e Sogei Spa, in merito all’accesso al Sistema di accoglienza centrale (Sac) per l’invio dei dati delle prestazioni erogate. Le parafarmacie appellanti avevano contestato una sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio che aveva respinto il loro ricorso per l’ottemperanza di una precedente sentenza. La sentenza aveva ordinato alle amministrazioni di consentire alle parafarmacie l’accesso al Sistema Ts per la lettura della Ricetta elettronica bianca (Reb), utilizzabile dai medici per prescrivere farmaci non a carico del Ssn e farmaci senza obbligo di prescrizione, entrambi vendibili dalle parafarmacie.

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La questione delle Reb “miste”

Come si legge nella sentenza, il cuore del contenzioso risiede nella possibilità per le parafarmacie di leggere le Reb “miste”, ovvero le ricette che includono sia farmaci soggetti a prescrizione medica sia farmaci non soggetti a tale obbligo. Le appellanti sostenevano che il decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze, emesso in concerto con il Ministero della Salute il 1 dicembre 2022, fosse elusivo del giudicato, in quanto limitava la lettura delle Reb alle sole ricette contenenti farmaci non soggetti a prescrizione medica. Il Consiglio di Stato ha però ritenuto che la modifica tecnica apportata al Sistema Ts, che dal 18 gennaio 2023 impedisce ai medici di emettere ricette bianche “miste”, abbia di fatto risolto la questione, rendendo inapplicabili le Reb miste già emesse e allineando la prassi amministrativa alla sentenza da ottemperare.

Implicazioni della sentenza per il settore

La sentenza del Consiglio di Stato ha respinto l’appello delle parafarmacie, confermando la legittimità del decreto interministeriale e la correttezza dell’adeguamento del Sistema Ts. La decisione, dunque, quanto conferma che le parafarmacie possono utilizzare le Reb per i farmaci non soggetti a prescrizione medica, ma non per le ricette “miste”, ovvero le prescrizioni che contengono sia i farmaci con prescrizione, che quelli senza. Il Consiglio di Stato ha respinto anche le richieste risarcitorie delle parafarmacie, ritenendo che il danno fosse solo genericamente dedotto e non adeguatamente provato. La sentenza si conclude con la compensazione delle spese giudiziarie, data la complessità e la natura delle questioni trattate. Si rimanda alla sezione “Documenti allegati” per la sentenza integrale.

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