
L’organismo ricorda poi che «le cifre riportate nell’accordo confermano l’esubero dei laureati in farmacia». Pertanto, «la Federazione si è attivata presso le opportune sedi istituzionali sollecitando l’adozione di misure volte a scongiurare un ulteriore aumento, nell’immediato futuro, di farmacisti disoccupati».
L’allarme era arrivato nei giorni scorsi anche dallo stesso presidente della Federazione, Andrea Mandelli, che in prima persona – come riportato da FarmaciaVirtuale.it – aveva spiegato: «Quanto comunicato dal ministero della Salute sul fabbisogno di professionalità sanitarie conferma dell’esistenza di un esubero cronico, che nell’arco di un ventennio ci porterà ad avere 60 mila farmacisti disoccupati». Per questo, aveva aggiunto il senatore, «occorre attuare una regolamentazione più stringente degli accessi ai corsi di laurea in farmacia e CTF, anche evitando di attivarne di nuovi». Ma ovviamente, anche se limitare l’offerta è indispensabile, è venuto il momento di dare finalmente piena attuazione alle misure che potrebbero aumentare la domanda: dall’implementazione della farmacia dei servizi all’istituzione del farmacista di dipartimento negli ospedali».
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