«Il 98,5% dei farmacisti iscritti all’Albo è regolarmente vaccinato contro il Covid-19. Il dato emerge dall’ultima rilevazione sui farmacisti sospesi dall’Ordine che, al 1° febbraio, risultano essere 1719, pari all’1,7% del totale dei 101mila iscritti, in prevalenza per inadempimento dell’obbligo vaccinale previsto per legge per i professionisti e operatori in campo sanitario». A farlo sapere è la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), la quale ha sottolineato in una nota che «la situazione è costantemente sotto controllo grazie a un accurato monitoraggio quotidiano svolto dagli Ordini territoriali per garantire la sicurezza di tutti i cittadini».

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Cresciuto il numero dei farmacisti vaccinati

Secondo quanto evidenziato da Andrea Mandelli, presidente della Federazione, «rispetto alla precedente rilevazione, si registrano 35 sospensioni in meno, e da ciò si evince che è cresciuto il numero dei farmacisti vaccinati. Un ringraziamento va agli Ordini provinciali che adempiono con rigore e accuratezza alle loro responsabilità di verifica, e a tutti i farmacisti che, aderendo alla vaccinazione, hanno dato prova di grande responsabilità, la stessa dimostrata sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, durante la quale sono sempre stati in prima linea al servizio dei cittadini».

Obbligo per gli operatori sanitari di effettuare la dose di richiamo

Lo scorso dicembre la Fofi aveva riferito i chiarimenti del ministero della Salute in merito all’obbligo per gli operatori sanitari di effettuare la dose di richiamo vaccinale anti Covid-19. Il Ministero aveva risposto alla richiesta di delucidazioni delle Federazioni delle professioni sanitarie sull’utilizzo della piattaforma Pn-Dgc, precisando che «sin dal primo giorno successivo ai cinque mesi – o 150 giorni – dal completamento del relativo ciclo vaccinale primario, per i professionisti sanitari e gli operatori di interesse sanitario che non risultino vaccinati con la dose di richiamo, il sistema informativo dovrà restituire il messaggio di “obbligo non rispettato”, in modo da consentire agli Ordini professionali e ai responsabili delle strutture di avviare la fase di accertamento in contraddittorio».

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