«L’accordo raggiunto tra il Ministero, le Regioni e le Rappresentanze sindacali delle farmacie pone infatti le basi per rendere capillare l’accesso al vaccino in piena sicurezza per i cittadini, e allinea l’Italia alle migliori esperienze europee, a cominciare da Francia e Inghilterra, dove i farmacisti hanno già effettuato milioni di vaccinazioni, dall’Irlanda, dove cominceranno aprile, ma anche a quanto fatto negli Stati Uniti». È il commento della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), secondo cui «si tratta di un traguardo fondamentale nell’evoluzione del ruolo del farmacista e del la farmacia che ha costantemente promosso a partire dal 2006, e un riconoscimento dell’impegno profuso dai farmacisti nel corso della pandemia, quando sono stati il riferimento più vicino e sempre accessibile ai cittadini, anche nei momenti più critici dell’emergenza Covid».

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«Riassetto sanità territoriale»

Secondo la Fofi «la partecipazione dei farmacisti alla campagna vaccinale è un passaggio cruciale sulla via del riassetto della sanità territoriale che, come più volte sostenuto dal Governo, dovrà basarsi sul concetto di prossimità e sulla sinergia di tutti i professionisti che sul territorio operano quotidianamente. Un cambiamento di paradigma nel quale ha un ruolo centrale il modello della farmacia dei servizi intesa come presidio sanitario polifunzionale. I farmacisti italiani sapranno moltiplicare il loro impegno per assolvere anche a questo importantissimo compito al servizio della collettività».

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