Maria Angela De Stefano, classe 1983 e una laureata in Biotecnologie mediche e con un dottorato in Terapie biomediche e chirurgiche avanzate, è la ricercatrice italiana vincitrice dell’undicesima edizione delle Fellowship promosse da Ibsa Foundation per la ricerca scientifica. A farlo sapere è stata Ibsa Foundation, la quale ha reso noto che «con un progetto di studio nell’area della medicina rigenerativa, la giovane scienziata italiana si è distinta tra 248 candidature provenienti da 47 Paesi, ricevendo oggi una delle sei borse di studio dal valore di 32mila euro. Una somma che le permetterà nei prossimi mesi di portare avanti la sua ricerca presso il laboratorio di Endocrinologia molecolare dell’Università degli Studi di Napoli Federico II».
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Ibsa Foundation e il programma delle Fellowship lanciato nel 2012
Ibsa Foundation ha poi sottolineato che «dal suo lancio nel 2012, il programma delle Fellowship promosso da Ibsa Foundation ha già finanziato 52 borse di studio, per un valore complessivo di oltre 1,5 milioni di euro, dedicate a giovani ricercatori under 40 che operano all’interno di università, ospedali o centri di ricerca. L’edizione 2023 è quella che in assoluto ha fatto registrare i numeri più alti: 248 progetti arrivati da tutto il mondo tra cui l’Italia che ha presentato il maggior numero di candidature, ben 72». A conferire le sei borse di studio dell’edizione 2023, durante la cerimonia di premiazione che si è svolta martedì 25 giugno 2024, sono stati Christian Wolfrum, vice president for Research all’Eth di Zurigo, e Silvia Misiti, direttore di Ibsa Foundation per la ricerca scientifica.
Investire nelle nuove generazioni di ricercatori
Misiti ha sottolineato che «valorizzare il talento investendo nelle nuove generazioni di ricercatori è tra le attività di sostegno alla ricerca scientifica promosse dalla nostra Fondazione, quella che probabilmente negli anni ci ha restituito le soddisfazioni più grandi. Sappiamo quanto può essere difficile oggi per i giovani laureati intraprendere la strada della ricerca, e ci auguriamo che il progetto delle nostre Fellowship possa contribuire a dare concretezza alle aspettative e alle speranze di tanti futuri scienziati. L’interesse dimostrato negli anni per questo programma da tantissimi ragazze e ragazzi di tutto il mondo ci fa pensare di essere sulla giusta strada».
Le aree terapeutiche di interesse e i progetti
Le candidature del bando 2023 sono state raccolte in cinque aree scientifiche. In particolare dermatologia, endocrinologia, fertilità/urologia, medicina del dolore/ortopedia/reumatologia e l’edizione speciale dedicata all’healthy aging e alla medicina rigenerativa. Oltre a De Stefano, i vincitori sono stati Katharina Wöss, Institute for Research in Biomedicine (Irb Barcelona), The Barcelona Institute of Science and Technology (Bist), Barcelona, (Spagna), con il progetto “Exploring systemic interactions between skin inflammatory disorders and cancer susceptibility”. Inoltre Cintia Folgueira Cobos, Spanish National Center for Cardiovascular Research Carlos IIi (Cnic), Madrid, (Spagna), con il progetto “Exploring new insights into brown adipose tissue mitochondria for protection against endocrine disorders”.
Ricercatori da tutto il mondo
Premiata anche Elias Rafael Ruiz Morales, Wellcome Sanger Institute and the University of Cambridge, (Uk), con i progetto “In vivo responses to malaria infection in the human placenta at single nuclei resolution”, seguita da Helna Mary Baby, Department of Bioengineering, Northeastern University, Boston, (Usa), con il progetto “Cartilage Targeted Delivery of Il-1Ra in-situ Circular Rna using Cationic-Peptide-Engineered Exosomes for Disease-Modification and Pain Relief in Osteoarthritis”. Infine Viola Moscarda, Molecular Oncology Laboratory, Institute of Oncology Research (Ior), Università della Svizzera Italiana (Usi) (Svizzera), University of Verona and Verona University Hospital Trust, Verona, (Italia), con il progetto “Reversing the clock: targeting chemotherapy induced senescence with Car-T cells for healthy aging”.
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