«Siamo in costante contatto con l’Azienda Ulss 9 Scaligera che ci aggiorna sull’evolversi della delicata situazione soprattutto riguardo alla fornitura dei vaccini alle farmacie territoriali di tutta la provincia, ma prima deve poter concludere la campagna presso gli hub vaccinali somministrando una seconda dose diversa da Astrazeneca ai soggetti under 60». Sono le parole di Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona, la quale ha reso noto che «a tutt’oggi sono 17 le farmacie che hanno ricevuto le credenziali da Azienda Zero tramite l’Ulss 9 per la necessaria autorizzazione finale alla somministrazione del vaccino. Le altre 80 farmacie otterranno il via libera secondo le tempistiche della Regione Veneto nei prossimi giorni».

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L’avvio della campagna «complessa»

«L’avvio della campagna – prosegue Vecchioni -, che come si può comprendere è assai complessa dal punto di vista organizzativo, sarà sperimentale e pur essendo nostro desiderio quello di partire in forma compatta in modo che il servizio sul territorio sia uniforme, riguarderà nelle prime settimane un contingentato numero di farmacie veronesi che aumenteranno conseguentemente alla disponibilità dei vaccini e al completamento dell’iter burocratico. Le farmacie sono pronte e l’avvio della campagna vaccinale è vincolato, dunque, alla quantità disponibile di dosi vaccinali per l’inoculo. Stiamo tutti lavorando – conclude – per raggiungere nel più breve tempo possibile questo ambito traguardo nell’interesse dell’intera comunità».

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