«Aiutare i comuni delle zone montane a mantenere i servizi sanitari combattendo così isolamento e spopolamento». Sono questi i propositi alla base del protocollo di intesa siglato lo scorso luglio tra Federfarma-Sunifar ed Unione nazionale comuni comunità enti montani (Uncem). Con l’iniziativa, spiegano le sigle, si intende «salvaguardare le popolazioni residenti nelle aree montane con il mantenimento in vita delle piccole farmacie rurali che spesso costituiscono l’unico presidio sanitario e sociale rimasto attivo». Le due associazioni saranno dunque impegnate a favorire interventi che «promuovano la presenza di attività economiche e di servizi socio-sanitari accessibili ed efficienti nei piccoli comuni montani», ciò al fine di «garantire standard di vita dignitosi ai loro abitanti tutto l’anno e non solo durante la stagione turistica».

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«La mancanza degli ambulatori dei medici di medicina generale – spiega Matteo Vanzan, presidente del comitato rurale di Federfarma Verona – che mette a rischio la sussistenza delle farmacie rurali dei piccoli paesi è una triste realtà che coinvolge tutta la provincia, ma si percepisce in maniera più grave nelle zone a scarsa densità abitativa come quelle montane». In questo senso, evidenzia il dirigente, «riteniamo che l’accordo tra Federfarma-Sunifar e Uncem sia quanto mai importante e speriamo decisivo per supportare i residenti che non devono essere considerati cittadini di serie B. Le piccole farmacie devono essere messe in grado di continuare ad offrire servizi di prevenzione, prestazioni di prima istanza, front office, telemedicina, come previsto dalla normativa sulla Farmacia dei servizi. Devono avere la possibilità concreta di essere punti di riferimento sul territorio in caso di emergenza (piccole medicazioni, defibrillatori) e per indirizzare il cittadino nella scelta della struttura del Servizio sanitario nazionale più adatta al suo problema».

Soddisfatta dell’iniziativa Silvia Pagliacci, presidente del Sunifar, che, come riportato da FarmaciaVirtuale.it, aveva espresso il proprio riconoscimento per l’iniziativa: «Collaboreremo – spiega la dirigente – per valorizzare il ruolo della farmacia rurale e salvaguardare la vitalità delle zone montane, che insieme rappresentano un importante patrimonio del nostro Paese». Sul tema della sostenibilità delle farmacie rurali, diversi parlamentari del gruppo Fratelli d’Italia avevano presentato nel marzo del 2019 un’interrogazione in materia di farmacie rurali e loro sostenibilità. Nel dettaglio, i parlamentari Monica Ciaburro, Maria Cristina Caretta, e Marcello Gemmato, quest’ultimo farmacista, avevano chiesto chiarimenti sull’effettiva sostenibilità delle farmacie rurali.

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