
«È un giorno storico per farmacie romane – spiega il neo-presidente -. La nostra è una svolta non solo generazionale ma di metodo. Ultimamente eravamo abituati a un’organizzazione troppo verticistica: abbiamo vinto anche perché abbiamo riportato entusiasmo, partecipazione e coinvolgimento non solo della base, ma anche dei cittadini. Posso dire che nei prossimi tre anni non sarà il presidente a “comandare” sul consiglio ma il contrario, come è normale che sia. Si tratta di un cambiamento che in un ambito ristretto come il nostro è ancor di più necessario. Non sarò perciò un presidente che decide da solo, ma lo farò con l’aiuto di tutti. Ringrazio in ogni caso Franco Caprino che ha dedicato una vita intera alla categoria. Ma non si può essere presidenti per 37 anni, non è sano per gli associati: per questo proporremo di introdurre dei limiti ai mandati».
Quella di Reset Assiprofar è stata un’affermazione netta, dal momento che, assieme alla carica di presidente, la lista ha “occupato” tutti i venti seggi in consiglio. Ad essere eletti, oltre a Contarina, sono stati Maurizio Bisozzi, Giuseppe Califano, Andrea Cicconetti, Giovanna Cidonio, Emilia De Cesaris, Roberto Dominici, Eugenio Leopardi, Massimiliano Matteazzi, Maria Grazia Mediati, Pietro Minonzio, Osvaldo Moltedo, Umberto Paolucci, Claudia Passalacqua, Gaetano Pedullà, Alfredo Procaccini, Raffaella Ramundo Montarsolo, Felice Restaino, Andrea Rigano e Nicola Strampelli.
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