
Sulla vicenda – come spiegato da FarmaciaVirtuale.it – era già intervenuto il presidente regionale dell’associazione di categoria, Domenico Dal Re, parlando di un fatto preoccupante, e spiegando che la questione è già al vaglio di Federfarma nazionale: «Vedremo quali iniziative assumere – ha spiegato – ma diciamo già al sindaco Muzzarelli che non può fare finta che non sia successo nulla. Le farmacie non sono botteghe e non si può pensare solo al business: il principio non è vendere più medicine, ma vedere quelle che servono». Dal Re aveva inoltre ricordato che il Ddl Concorrenza prevede l’ingresso del capitale nelle farmacie, e che dunque la stessa cooperativa potrebbe lanciarsi anche in tale business: «Vogliamo ribadire il ruolo delle farmacie a tutela della salute pubblica: l’ingresso del capitale privato non può cambiare le finalità del sistema», ha aggiunto il dirigente.
«Staremo alla finestra a controllare che tutto vada per il verso giusto – ha precisato Silvana Casale -. Finube ha mantenuto finora un atteggiamento corretto, nelle farmacie abbiamo riscontrato il dovuto orientamento al cittadino. Al tempo stesso, però, il fatto che il pubblico non sia più in maggioranza è preoccupante, perché un soggetto economico ha come primo obiettivo il lucro. Il Comune deve svolgere un ruolo di garanzia in questo senso».
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