
Federfarma Lombardia e Ordine dei biologi della Lombardia hanno formalizzato un Protocollo d’intesa finalizzato a potenziare i servizi sanitari erogati nelle farmacie della regione. L’accorso, siglato il 15 aprile 2025, integrerà le competenze dei farmacisti con quelle dei biologi, per l’accesso più ampio da parte dei pazienti a prestazioni di prevenzione e supporto clinico. La collaborazione, in linea con le normative vigenti, si concentrerà su attività congiunte in ambito formativo, scientifico e operativo. Il Protocollo, valido fino al 31 dicembre 2026, prevede l’attivazione di servizi quali consulenze dietetico-nutrizionali, esecuzione di prelievi ematici capillari e tamponi, oltre a iniziative di educazione alla salute.
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«Facilitare al cittadino l’accesso a prestazioni sanitarie di qualità»
Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, ha evidenziato che «la sinergia tra farmacia e biologo, che opereranno nel rispetto delle specifiche competenze e della vigente normativa, potrà facilitare al cittadino l’accesso a prestazioni sanitarie di qualità, grazie alla capillare diffusione dei nostri presìdi sul territorio. L’intesa siglata oggi con l’Ordine dei biologi Lombardia ci consentirà di rispondere in maniera sempre più puntuale e concreta ai bisogni di salute della popolazione, migliorando costantemente i servizi erogati».
Passo concreto verso modello di collaborazione interprofessionale
Rudy Alexander Rossetto, presidente dell’Ordine dei biologi della Lombardia, ha osservato che si tratta di «un passo concreto verso un nuovo modello di collaborazione interprofessionale, che valorizza le competenze dei biologi nell’ambito della prevenzione, dell’educazione alla salute e del supporto nutrizionale. Portare le nostre professionalità all’interno delle farmacie significa essere ancora più vicini ai cittadini, con servizi qualificati e scientificamente fondati, in sinergia con una delle reti sanitarie più radicate sul territorio. La professione del biologo ne esce rafforzata, grazie al riconoscimento della sua specificità e dell’esclusività delle attività che la legge le riserva».
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