«Proseguiremo con il programma stilato tre anni fa, siamo già a buon punto»: si pone in un’ottica di continuità del lavoro svolto finora Mario Flovilla, nominato nuovamente presidente alle elezioni per il consiglio direttivo di Federfarma Avellino che si sono tenute il 7 e 8 ottobre scorsi. Il nuovo organo è composto, oltre che dal presidente Flovilla, dal vice presidente e tesoriere Antonio Novellino, dal segretario Massima Maffei, dal responsabile Rurali Giacomo Caprio e dai consiglieri Luigi Cardillo, Luciano Capozzi, Michelina Codella, Francesco Paolo Mastrangelo e Vittorio Pelosi. Il Collegio dei Revisori dei Conti è costituito da Antonio Galasso, Roberto Memmolo, Francesco Sica, con i supplenti Clotilde Iannaccone e Vincenzina Salvatore, mentre il Collegio dei Probiviri da Domenico Acierno, Guido Penta e Federico Saldutti. «Continueremo con l’attivazione di quanto previsto dalla farmacia dei servizi – spiega Flovilla – Quindi con il CUP, l’autoanalisi, la telemedicina e tutto quanto possa essere utile al cittadino. La farmacia dovrà porsi anche come front office nel rapporto con le Asl. Cercheremo di aumentare la distribuzione per conto, riducendo al minimo quella diretta per alcuni farmaci specifici : un servizio utile a quei pazienti che per curare le proprie patologie potranno quindi recarsi in farmacia». Flovilla guarda al futuro della professione, alla luce delle novità introdotte dal Ddl Concorrenza. «Non giudico le leggi, perché non sono io a farle, – dice il presidente – ma se avessi dovuto mettere mano a questo Ddl, l’avrei redatto in modo diverso.
Di fondo, comunque, sono ottimista e guardo in positivo. Dobbiamo adattarci e gestire il nuovo come occasione per rinnovarci ed essere utili alla comunità. Ci sono, però, dei punti da chiarire: tra questi, le incompatibilità per chi esercita attività pubblica o privata, oppure il fatto che chiunque, anche se non è farmacista, possa gestire una farmacia con le società di capitali. Questo significa allargare il mercato e non circoscriverlo. Considerando anche che ci sono voluti due anni e mezzo per arrivare all’approvazione del Ddl Concorrenza, ora mettiamo in discussione la poca chiarezza del legislatore. Federfarma Nazionale – prosegue Flovilla – ha elencato tutte le criticità riscontrate e le ha inviate al Ministero. Attendiamo i dovuti chiarimenti per decidere come muoverci. Intanto dovremmo fare maggiore aggregazione a livello nazionale per far fronte alle catene di farmacie e alle società di capitali». Il Consiglio direttivo da poco nominato presiederà Federfarma Avellino per i prossimi tre anni. «Abbiamo cercato di rinnovare la classe dirigente, inserendo 5 giovani farmacisti ed eleggendo un nuovo vice presidente. Se saremo uniti, – conclude Flovilla – riusciremo a fare molto».
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