Fatturato in farmacia a +2,2% negli ultimi 12 mesi e crescita dell’uso del digitale per assistere più da vicino i pazienti. È in sintesi quanto emerge da due ricerche Iqvia presentate a Cosmofarma. Nello studio emerge che «durante l’emergenza Covid anche le farmacie hanno subito una trasformazione dal punto di vista digitale. E l’e-commerce è solo uno degli aspetti di questa ‘ondata’ di digitalizzazione. Basta pensare alle app, ai dispositivi di telemedicina, ai contatti da remoto del medico coi pazienti. Anche nel post-pandemia il canale online continua a crescere. D’altro canto, l’84% dei consumatori ritiene che la farmacia e il farmacista avranno un ruolo sempre più importante in futuro per dare consigli di salute».

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Fatturato etico in sofferenza

Secondo quanto evidenziato dalle rilevazioni Iqvia, nel periodo dal primo aprile 2021 al 31 marzo 2022, «il fatturato in farmacia è cresciuto del 2,2% tornando ai livelli di due anni fa. Mentre il fatturato etico è in sofferenza, il commerciale cresce del 7,3% rispetto al 2020. Tra i trend che vedono un aumento ci sono principalmente gli integratori (+7% nel 2022 sul 2020) e il parafarmaco (+38% sul 2020). Nel primo trimestre 2022 le farmacie sono aumentate di numero e le catene si sono consolidate, sono cresciuti i servizi e anche l’online, grazie all’emergere di nuovi modelli per l’e-commerce e gli e-retailer. Sul territorio si sono evoluti nuovi modelli di sanità ed è cambiato il comportamento del paziente/consumatore. Intanto gli ingressi medi dei clienti in farmacia, nel primo trimestre 2022, sono calati del 5,2% rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno (trimestre in cui c’erano le file per fare i tamponi) e il valore medio dello scontrino è stato di 25,6 euro».

Sconto medio dell’online vs offline

Dai dati presentati Iqvia evidenzia come «lo sconto medio dell’online sull’offline è del 33% per i prodotti di automedicazione, del 26% per gli integratori, del 29% per il parafarmaco, del 22% per igiene e bellezza, del 13% per il nutrizionale. I prodotti più acquistati negli ultimi 12 mesi sono stati i farmaci da banco per influenza, tosse e malesseri stagionali (63%), seguiti da integratori multivitaminici (58%) e da quelli per la funzionalità gastrica e intestinale (42%). I medicinali sono stati acquistati al 63% in negozio e al 25% online. La quota di e- commerce in particolare è divisa tra farmacia online (46%) e Amazon (40%). Gli acquisti sul web vengono preferiti soprattutto per la convenienza (37%) e per la possibilità di ricevere i prodotti a casa (20%). Quello che frena l’e-commerce, invece, è la preferenza per la farmacia fisica (24%) e la sfiducia negli acquisti online (16%)».

Gli italiani e l’uso dei servizi offerti dalle farmacie

Inoltre «il 42% degli italiani ha utilizzato i servizi offerti dalle farmacie (soprattutto per eseguire esami comuni e per l’home delivery) e oltre un terzo di questi ha iniziato a farlo a seguito della pandemia. Il 62% inoltre pensa che l’acquisto online non diminuisca l’importanza della farmacia fisica. Dalle indagini svolte da Iqvia, infine, emerge che i problemi di salute principali degli italiani sono pressione alta (17%), colesterolo e trigliceridi alti (16%), obesità (12%), dolori articolari e reumatici (11%). Nel 2021 è cresciuta l’attenzione a un’alimentazione sana (è importante per il 77%) e all’attività sportiva svolta con regolarità (la pratica il 32%), mentre è diminuita la quota di persone che si sottopone a controlli medici regolari (lo fa il 42%)».

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