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«Il regolamento era molto atteso e sicuramente darà una spinta alle Regioni perché portino a compimento il percorso, chiarisce degli aspetti e ne definisce altri. I tavoli di lavoro nazionali e regionali avranno uno strumento in più. La questione cardine è che i FSE messi a punto nelle diverse Regioni siano aggiornabili da una Regione all’altra se il paziente si sposta», spiega a FarmaciaVirtuale.it Giovanni Petrosillo, amministratore delegato di Promofarma, società di servizi di Federfarma. «Ci sono Regioni – aggiunge – che stanno già sperimentando da tempo, come il Trentino, ma il cronoprogramma in generale è in ritardo perché ci sono Regioni che non hanno ancora implementato il FSE. Alcune Regioni forse non ce l’hanno ancora neppure in cantiere».
Un capitolo a parte tra le questioni aperte, sempre all’interno del Fascicolo sanitario elettronico, è poi il dossier farmaceutico, che deve contenere i farmaci prescritti dal medico ed erogati dalle farmacie. «Perché il FSE sia completo – afferma Petrosillo – dovrebbe contenere tutti i farmaci acquistati dal cittadino, e dovrebbe essere il farmacista a inserire i farmaci dispensati senza prescrizione, che quindi non passano dal medico». A fronte di tutti questi interrogativi, quali sono quindi i tempi perché tutti i dati sanitari dei cittadini siano caricati nel Fascicolo elettronico e consultabili tramite Tessera sanitaria? «Ci vorrebbe la sfera di cristallo – chiosa Petrosillo –; è come con la partita della ricetta elettronica, con Regioni che hanno raggiunto da tempo ottimi risultati e altre che sono ancora ai nastri di partenza».
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