La ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha firmato il regolamento sul Fascicolo sanitario elettronico (FSE), atteso da tempo. Un passo in avanti nel percorso di digitalizzazione della sanità, che seppure in ritardo su più fronti rispetto ai tempi inizialmente previsti consentirà in futuro di avere un monitoraggio dei consumi sanitari, con vantaggi sia in termini di accuratezza prescrittiva e miglior cura del cittadino che di controllo della spesa. Col FSE sarà possibile avere accesso ai dati sanitari di ciascuno, dalle prescrizioni alle visite effettuate e ai farmaci erogati, consultabili online anche dal diretto interessato tramite la Tessera sanitaria. Il regolamento dovrà ora essere firmato dai ministri della Funzione pubblica e dell’Economia, Mari Anna Madia e Pier Carlo Padoan, ma sui tempi di implementazione molto dipenderà dalle Regioni.
[Per non perdere le novità di settore, iscriviti alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it, nella tua email alle 7:00, dal lunedì al venerdì. Apri questo link]
«Il regolamento era molto atteso e sicuramente darà una spinta alle Regioni perché portino a compimento il percorso, chiarisce degli aspetti e ne definisce altri. I tavoli di lavoro nazionali e regionali avranno uno strumento in più. La questione cardine è che i FSE messi a punto nelle diverse Regioni siano aggiornabili da una Regione all’altra se il paziente si sposta», spiega a FarmaciaVirtuale.it Giovanni Petrosillo, amministratore delegato di Promofarma, società di servizi di Federfarma. «Ci sono Regioni – aggiunge – che stanno già sperimentando da tempo, come il Trentino, ma il cronoprogramma in generale è in ritardo perché ci sono Regioni che non hanno ancora implementato il FSE. Alcune Regioni forse non ce l’hanno ancora neppure in cantiere».
Un capitolo a parte tra le questioni aperte, sempre all’interno del Fascicolo sanitario elettronico, è poi il dossier farmaceutico, che deve contenere i farmaci prescritti dal medico ed erogati dalle farmacie. «Perché il FSE sia completo – afferma Petrosillo – dovrebbe contenere tutti i farmaci acquistati dal cittadino, e dovrebbe essere il farmacista a inserire i farmaci dispensati senza prescrizione, che quindi non passano dal medico». A fronte di tutti questi interrogativi, quali sono quindi i tempi perché tutti i dati sanitari dei cittadini siano caricati nel Fascicolo elettronico e consultabili tramite Tessera sanitaria? «Ci vorrebbe la sfera di cristallo – chiosa Petrosillo –; è come con la partita della ricetta elettronica, con Regioni che hanno raggiunto da tempo ottimi risultati e altre che sono ancora ai nastri di partenza».
Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia
Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.
Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.