Il dipartimento per la Trasformazione Digitale ha aggiornato al 30 novembre 2024 i dati dell’uso dei sistemi informativi legati al Fascicolo sanitario elettronico 2.0. Secondo quanto emerso, si è registrata una crescente adozione del Fse sia in termini di alimentazione con documenti sanitari, che di utilizzo da parte di cittadini, medici e aziende sanitarie, sebbene manchino dati specifici riferiti all’attività delle farmacie.
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Le varie tipologie di documenti alimentati nel Fse 2.0
Le Regioni e Province autonome stanno progressivamente rendendo disponibili diverse tipologie di documenti sanitari nei fascicoli dei propri assistiti. Documenti come verbali di pronto soccorso, referti specialistici ambulatoriali, radiologici e di laboratorio, prescrizioni specialistiche e farmaceutiche, lettere di dimissione ospedaliera sono ora presenti nei Fse del 100% delle Regioni. Altri documenti come il profilo sanitario sintetico, i referti di anatomia patologica, i documenti di erogazione farmaci e prestazioni specialistiche sono disponibili in oltre l’80% delle Regioni.
Uso del Fse da parte di cittadini, medici e aziende sanitarie
Per quanto riguarda l’uso da parte dei cittadini, a livello nazionale il 18% degli assistiti per cui è stato pubblicato un documento nei 90 giorni precedenti ha effettuato almeno un accesso al proprio Fse. In testa per uso Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e la Toscana con percentuali superiori al 30%. Il 42% dei cittadini italiani ha fornito il consenso alla consultazione dei propri documenti clinici da parte di medici e operatori sanitari. Quanto all’adozione del Fse tra i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, a livello nazionale, il 95% di essi ha effettuato almeno un’operazione sul Fse nel periodo settembre-novembre 2024. Molte Regioni raggiungono il 100% di utilizzo da parte di questa categoria di medici.
Abilitazione dei medici specialisti delle aziende sanitarie al Fse
Per quanto riguarda i medici specialisti dipendenti delle aziende sanitarie pubbliche, il 70% risulta abilitato al Fse a livello nazionale. Anche in questo caso si registrano percentuali molto alte, fino al 100%, in diverse Regioni come Lombardia, Trentino-Alto Adige, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. I dati hanno mostrato un quadro di progressiva implementazione e adozione del Fse sul territorio nazionale, per renderlo sempre più completo e funzionale e migliorare l’accesso ai servizi sanitari da parte dei cittadini e supportare il lavoro di medici e operatori sanitari.
Documenti relativi alle prescrizioni farmaceutiche
Esaminando i dati pubblicati, si può notare che sono presenti informazioni riguardanti le prescrizioni farmaceutiche all’interno del Fascicolo sanitario elettronico (Fse). I documenti relativi alle prescrizioni farmaceutiche sono disponibili nei Fse del 100% delle Regioni e Province autonome. Tuttavia, duole costatare che non sono presenti dati specifici sull’effettivo utilizzo del Fse e sulle modalità da parte delle farmacie o sul numero di farmacisti abilitati all’accesso al sistema e il loro ruolo. La mancanza di informazioni, d’altro canto, non consente la valutazione completa del livello di adozione e l’impatto del Fse nel contesto delle farmacie, non tanto per l’erogazione dei farmaci prescritti, quando per i servizi aggiuntivi legati al Fascicolo sanitario elettronico 2.0.
Dal 17 marzo 2025 l’accesso alle ricette nel Fse degli assistiti in Lombardia
Sarebbe interessante poter disporre di dati più dettagliati in tale ambito per comprendere meglio come il Fse stia influenzando il lavoro delle farmacie, dei farmacisti, e l’accesso dei cittadini ai farmaci prescritti. Solo alcuni giorni fa, la Regione Lombardia ha dato la possibilità alle farmacie – in via graduale – di consultare le ricette farmaceutiche dei pazienti nel Fascicolo sanitario elettronico, previa loro autorizzazione. Ebbene, questo è solo uno dei casi in cui le farmacie possono esprimere il loro “potenziale” e avere una parte attiva nella diffusione e nell’uso del Fse 2.0.
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