«Siamo convinti che il ruolo del farmacista preparatore vada recuperato»: è questa la posizione espressa dal presidente di Federfarma Palermo Roberto Tobia a seguito di una vicenda, soltanto l’ultima di questo genere, che ha visto un pensionato 80enne di Gela lanciare un appello per un farmaco “salvavita” diventato introvabile. L’uomo, affetto da echinococcosi cistica, ha dovuto sospendere l’unica terapia efficace, a base di Zentel, a causa dello stop alla produzione del farmaco da parte della GlaxoSmithKline Spa. Si tratta di una malattia parassitaria che si trasmette, tramite un protozoo, dai cani agli ovini, caprini e bovini e da questi all’uomo, manifestandosi con cisti che scoppiano e si moltiplicano al fegato, ai polmoni e nel resto del corpo. In Italia sarebbero circa quattromila le persone colpite da questa patologia, che raramente può causare il decesso per shock anafilattico. «Un farmaco, lo Zentel, ha mantenuto finora in letargo la mia malattia permettendomi di sopravvivere, ma da agosto questa medicina è introvabile e rischio la morte da un giorno all’altro: aiutatemi!»: in seguito a questo appello lanciato a livello nazionale dal pensionato, Federfarma Palermo si è mobilitata attivando la rete delle farmacie territoriali e nel giro di poche ore ne sono state trovate più di 30 confezioni, messe subito a disposizione del paziente. La Federazione dei titolari di farmacia si è posta quindi l’obiettivo di dare una risposta a questo problema sempre più diffuso. «A prescindere dalla gara di solidarietà, – ha dichiarato Tobia – poiché non è la prima volta che si pone una questione del genere, Federfarma Palermo è fortemente impegnata a risolvere stabilmente il tema dei farmaci cosiddetti “orfani”. Per questa ragione – ha annunciato – abbiamo in questi giorni inaugurato il secondo anno di attività formativa della Scuola di galenica, perché siamo convinti che il ruolo del farmacista preparatore vada rilanciato al fine di risolvere, dentro i laboratori galenici delle farmacie, tutti i particolari problemi di terapie non affrontabili con i prodotti industriali o laddove venga meno la disponibilità di un farmaco fondamentale per garantire la salute di ammalati cronici o affetti da malattie rare». Intanto, l’Agenzia Italiana del Farmaco si è attivata nei giorni scorsi per richiedere le autorizzazioni utili all’importazione dall’estero del farmaco Zentel, la cui produzione dovrebbe riprendere a marzo.
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