Conflitti ed emergenze umanitarie sono situazioni estreme e complesse, nelle quali operano anche molti farmacisti. Per supportare professionisti e organizzazioni l’International pharmaceutical federation (Fip) ha pubblicato un documento intitolato “Fip global humanitarian competency framework. Supporting pharmacists and the pharmaceutical workforce in a humanitarian arena”. La redazione del testo è stata affidata a un gruppo di lavoro della Fip guidato da Sylvain Grenier, Commander e presidente della sezione di farmacia militare e di emergenza della Federazione, nonché direttore del programma di formulazione delle proteine plasmatiche e dei prodotti correlati dei Canadian blood services. Fip presenta il gruppo come «una ricchezza di esperienze che includono ambiti di conflitto ed emergenza, ricerca e volontariato in risposta ai disastri, consulenza alle Nazioni Unite e ad altre agenzie internazionali non governative, servizio nei campi profughi. Include anche esperti nello sviluppo di quadri di competenze».

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

La formazione dei farmacisti umanitari

La domanda di figure competenti in ambito umanitario è in crescita e la Fip ha ravvisato la necessità di fornire nuovi strumenti per formare i farmacisti che vogliono prestare servizio in quest’area, in cui è possibile accedere a programmi di formazione solo dopo essere stati assunti da un’organizzazione. Per Grenier «ciò limita il numero di farmacisti che hanno ricevuto una formazione in farmacia con un focus sull’arena umanitaria e porta a un insieme di competenze incoerente in tutto il settore e tra le organizzazioni. Senza un quadro definito e riconosciuto non è chiaro se i programmi esistenti siano pertinenti e utili. Oltre alla pratica tradizionale della farmacia, i farmacisti che lavorano in un’arena umanitaria sono tenuti a svolgere compiti esclusivi del settore. Tuttavia, esistono pochi programmi di sviluppo per formare questi farmacisti e non esisteva un quadro prontamente disponibile per la loro definizione. Con la crescita della domanda di farmacisti con tali competenze, si è presentata anche una maggiore necessità di competenze riconosciute a livello internazionale».

Classificati 588 compiti in ambito umanitario

Il framework delle competenze Fip include ventidue competenze chiave e ottantotto comportamenti associati, raggruppati in quattro ambiti: popolazione, pazienti, sistema e pratica. Sulla base di ricerche bibliografiche ed esperienze dei membri del gruppo di lavoro sono stati identificati 588 compiti e responsabilità dei farmacisti che lavorano in un’arena umanitaria, 346 relativi ai ruoli dei farmacisti e 242 relativi alla farmacologistica. «Il quadro delle competenze della Fip» aggiunge Grenier «può essere utilizzato da individui, mentori e datori di lavoro per identificare le lacune di apprendimento e le esigenze di sviluppo e per monitorare o valutare le prestazioni. Gli educatori possono utilizzare il framework per guidare lo sviluppo dell’offerta formativa come strumento di mappatura per supportare i farmacisti che lavorano in questi ruoli di fondamentale importanza».

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.