«Il comitato scientifico che si è riunito oggi ha preso in esame il programma preliminare di FarmacistaPiù ed ha dato il proprio avallo, arricchendo la riflessione con una serie di suggerimenti e proposte che sono finalizzate a consegnare a questa sesta assise dei farmacisti italiani il successo che tutti ci aspettiamo, partendo dal ruolo, dalla funzione, che il farmacista è chiamato a svolgere nei vari ambiti nei quali trova occupazione». È il commento di Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente del comitato scientifico del congresso e della Fondazione Francesco Cannavò, nella giornata di incontro svolta a Roma martedì 16 luglio 2019. L’evento, che chiama a raccolta tutti i farmacisti italiani, è voluto dalla Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), con la collaborazione dell’Unione tecnica italiana farmacisti (Utifar) e Fondazione Cannavò, con la partecipazione di Federfarma e l’organizzazione di Edra. Nell’edizione dell’anno in corso si svolgerà venerdì 4 e sabato 5 ottobre 2019 presso il Milano Convention Centre (MiCo), sede dei più importanti eventi nazionali ed internazionali.

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Secondo quanto rivelato in occasione della presentazione, «i temi cardine della sesta edizione saranno l’evoluzione professionale, la presa in carico e la gestione efficace delle cronicità, l’innovazione scientifica, la misurazione degli effetti delle liberalizzazioni sui livelli d’efficienza del sistema farmacia, la semplificazione e l’integrazione, per arrivare a garantire omogeneità e sostenibilità al Ssn». «È convincimento comune – prosegue d’Ambrosio Lettieri – che il patrimonio delle competenze è il presupposto fondamentale per declinare in modo adeguato ai tempi il ruolo che il farmacista è chiamato a svolgere. In questo ambito il sapere rappresenta un nuovo elemento su cui concentrare l’attenzione, nella consapevolezza che non c’è ruolo senza competenze e solo il ruolo inteso anche come elevato livello di percezione dell’utilità sociale costituisce fonte di legittimazione sia per l’occupazione che per il conseguimento anche di un’adeguata remunerazione».

«Una due giorni – spiega Andrea Mandelli, membro del comitato scientifico e presidente della Fofi – nella quale tutta la categoria può dare un contributo per essere protagonista di un cambiamento chiaro che la nostra professione sta subendo. Dai farmacisti ospedalieri, ai farmacisti collaboratori, farmacisti titolari, farmacisti che lavorano nell’industria, non voglio dimenticare nessuno, momento nel quale far sentire la nostra voce per dare un contributo importante alla Federazione degli ordini che sta cercando ancora una volta di mantenere alta l’immagine del farmacista e della nostra professione nella società. Due giorni nei quali la Federazione degli ordini organizzerà due momenti di confronto ma che soprattutto darà la possibilità a tutta la Federazione, all’Utifar, di essere presenti ai simposi, ai convegni delle altre realtà, per portare un contributo per capire quali sono le tematiche e vedere insieme quali sono le possibili soluzioni». Dunque, l’appello di Mandelli alla partecipazione: «Il mio invito è essere presenti a Milano perché mai come ora esserci, farsi sentire, sarà importante per scrivere insieme quella pagina che si chiama futuro».

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