Un «passaggio fondamentale per la farmacia dei servizi e per il suo processo di progressivo riconoscimento quale parte integrante ed integrata nel Ssn». È il commento di Franco Gariboldi Muschietti, presidente di Farmacieunite, a margine della fiducia del Governo all’approvazione definitiva del ddl 2604. Muschietti auspica «fortemente che lo step successivo sia quello che la vaccinazione in farmacia diventi a carico del Ssn così che la farmacia possa davvero diventare un polo vaccinale dove trovare – anche e non soltanto – la vaccinazione anti-covid e antinfluenzale». Per il dirigente, infatti, «durante la pandemia è cresciuto il ruolo di consulenza e consiglio da parte delle farmacie, riconosciuto da una percentuale rilevante della popolazione. Le resistenze da vincere sono diverse ma siamo convinti che il decreto “riaperture” aprirà una nuova strada per la farmacia. Speriamo non si tratti solo di un gioco di parole ma di percorso virtuoso che conduca alla necessaria evoluzione del sistema».

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I dettagli del Decreto riaperture

La stessa Farmacieunite ricorda che «con 201 voti favorevoli e 38 contrari, il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il ddl n. 2604, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 “Decreto riaperture”. L’articolo 8 bis del provvedimento sancisce la possibilità, anche nel post emergenza Covid, di somministrazione – presso le farmacie – con oneri a carico degli assistiti e previa opportuna formazione, di vaccini anti Sars-CoV-2 e di vaccini antinfluenzali nei confronti dei soggetti di età non inferiore a diciotto anni, previa presentazione di documentazione comprovante la pregressa somministrazione di analoga tipologia di vaccini». Farmacieunite sottolinea come «lo stesso articolo prevede inoltre la possibilità di effettuare in farmacia test diagnostici che prevedono il prelevamento del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo, da effettuare in aree, locali o strutture, anche esterne, dotate di apprestamenti idonei sotto il profilo igienico-sanitario e atti a garantire la tutela della riservatezza. Le aree ed i locali individuati dovranno essere ricompresi nella pianta organica della farmacia».

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