«Mentre in Italia si procede in ordine sparso con azioni e attività diverse da regione a regione e non si è ancora compreso quale sia il piano vaccinale e quale sia il ruolo del farmacista in questa importante fase di contrasto alla pandemia, la Francia inizia con la somministrazione dei vaccini a cura dei farmacisti». Esordisce così Farmacieunite, associazione sindacale con membri in varie regioni d’Italia. Nonostante quanto disposto dall’ultima legge finanziaria, che ha dato facoltà ai farmacisti di somministrare i vaccini nei propri locali, con la supervisione di un medico, a oggi pare che l’attività non abbia ancora preso piede. Secondo Farmacieunite infatti «ogni regione realizza il suo piano in autonomia: nel Lazio si parla di coinvolgimento delle farmacie senza che tutti i farmacisti siano vaccinati, in Lombardia si attende l’arrivo del vaccino Janssen per coinvolgere le farmacie».

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Le farmacie restano disponibili a favore dei cittadini

Farmacieunite ribadisce la disponibilità delle farmacie a diventare un punto di somministrazione vaccinale e sottolinea i vantaggi che tale servizio offrirebbe ai cittadini, i quali potrebbero avvalersi di presidi territoriali di prossimità, anziché essere obbligati, come spesso accade oggi, a recarsi nei grandi hub non sempre agevoli da raggiungere. «Le farmacie sono disponibili, sono capillarmente sul territorio, sono oltre 19mila e molte di queste possono aiutare in questa fase critica per il paese – sostiene la sigla -. A fianco dei mega centri per la vaccinazione in via di definizione, ma che obbligano i cittadini a spostarsi e a farsi accompagnare (soprattutto gli anziani), le farmacie sono già pronte e hanno la fiducia dei loro clienti».

«Dalla pandemia una spinta verso il cambiamento»

L’emergenza sanitaria ha costretto nazioni e sistemi a cambiare sotto tanti aspetti e, secondo Farmacieunite, occorre avere il coraggio di andare oltre per evolversi e restare all’avanguardia. «Questa pandemia – evidenzia – sta suggerendo a tutto il mondo che è necessario superare vincoli e abitudini che ci hanno accompagnato fino a oggi e anche l’Italia deve voler andare oltre, se aspira a essere un paese che vuole evolvere ed essere all’avanguardia». Trasformare la farmacia in un punto vaccini fa parte di questo cambiamento, secondo Farmacieunite e può dare al Paese un notevole contributo. «Il coinvolgimento attivo delle farmacie è avvenuto, forse per merito di una frana, solamente a Positano dove due farmacisti stanno somministrando i vaccini. Dal resto del paese non ci sono segnali di interesse verso la possibilità di impiegare le farmacie per la vaccinazione. Nel frattempo, l’Italia intera scivola rapidamente verso la zona rossa».

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