
Le farmacie di Verona e provincia hanno chiuso il 2025 con un bilancio di attività che ne conferma la funzione di presidio sanitario territoriale. I dati riferiti al periodo gennaio-novembre 2025 hanno visto 41.818 prestazioni erogate, sia per i servizi della sperimentazione Farmacia dei servizi, sia le campagne vaccinali. Le vaccinazioni antinfluenzali sono state 15.304, mentre quelle anti-Covid 2.412. La sperimentazione dei servizi avanzati, attiva in un numero selezionato di farmacie aderenti all’Azienda Ulss 9 Scaligera, ha registrato 24.102 prestazioni. I servizi vedono gli screening per ipertensione, ipercolesterolemia e diabete non noti, monitoraggio dell’aderenza terapeutica per specifiche patologie ed esami diagnostici come elettrocardiogramma e holter. Le 259 farmacie associate a Federfarma Verona hanno rinnovato il proprio impegno in iniziative di carattere sociale e solidale, collaborando con diverse organizzazioni non profit per campagne di prevenzione e supporto alla popolazione.
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Bilancio dell’anno più che positivo
Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona, ha spiegato che «il bilancio dell’anno che sta per concludersi è più che positivo per le 259 farmacie associate a Federfarma Verona, ma ci prepariamo ad affrontare nuove ed ulteriori sfide a sostegno della popolazione perché la Farmacia dei servizi verrà ulteriormente ampliata nel 2026, come sancito dal legislatore alla luce dell’evoluzione del Servizio sanitario nazionale che punta sempre di più sulla rete territoriale delle farmacie di comunità».
Pazienti cronici agevolati nella gestione della patologia
Come osservato da Vecchioni «il Ddl Semplificazioni, solo per fare alcuni esempi, autorizza le farmacie all’erogazione per conto dei dispositivi medici, alle prestazioni analitiche di prima istanza senza il limite dell’autocontrollo fornendo un’attestazione di risultato utile al medico curante, all’individuazione e alla scelta del medico di medicina generale e del pediatra presso la farmacia per supportare l’utenza che ha poca dimestichezza con le tecnologie digitali. Inoltre verrà introdotta la ricetta dematerializzata valida un anno per i pazienti cronici che quindi verranno agevolati nella gestione della propria patologia».
Il fiore all’occhiello: le iniziative socio-sanitarie
Vecchioni ha sottolineato che «particolare orgoglio rivestono le tante iniziative socio sanitarie, spesso con il prezioso supporto dei volontari, che le farmacie di Federfarma Verona hanno sostenuto con grande impegno e convinzione perché la nostra attività non si limita alla dispensazione dei farmaci e oggi all’erogazione delle molteplici prestazioni sanitarie, ma anche all’aiuto concreto di chi si trova in stato di bisogno, a tutti i livelli». Dunque, il ringraziamento della presidente «a tutto il consiglio direttivo e in particolare alla squadra dell’Associazione Farmacisti Volontari in protezione Civile di Verona che con il suo presidente Paolo Pomari è sempre pronta ad intervenire in situazioni emergenziali a livello nazionale con il mezzo mobile e quotidianamente in numerose attività solidali».
«Orizzonte professionale sfaccettato e completo»
Secondo Claudia Sabini, responsabile rurale Federfarma Verona, «un paio di anni fa sarebbe stato impensabile prevedere l’evoluzione attuale delle 114 farmacie rurali che servono capillarmente l’intera provincia di Verona. Oggi i nostri pazienti godono di tutte le grandi opportunità sanitarie della Farmacia che rendono più facile gestire la salute e la prevenzione. Da parte nostra l’impegno a rendere tecnologicamente avanzati anche i più isolati e piccoli presidi farmaceutici è stata una scommessa vinta grazie all’entusiasmo dei farmacisti che ci hanno creduto, molto spesso con un input in più da parte dei giovani. Si è aperto, dunque, un nuovo orizzonte professionale sfaccettato e completo al servizio di un paziente che vede, oggi più che mai, la farmacia come la prima struttura sanitaria di riferimento, oltretutto sempre aperta».
Farmacia sempre più “presidio sanitario”
Per Gianmarco Padovani, vicepresidente Federfarma Verona, «aspirare al bene-essere, al bene-stare dei cittadini è il fine ultimo della nostra opera sul territorio. Questa fondamentale valenza viene colta ampiamente dalle nuove generazioni dei colleghi, significando un futuro roseo per la categoria e l’utenza. Una strada nella quale personalmente credetti fin dai suoi esordi quando nel 2013 cominciai a praticare la telemedicina. Comodità nel ricevere vaccinazioni e tamponi senza lunghe ore di coda e a pochi metri da casa, esecuzione in celerità di esami che altrimenti richiederebbero tempistiche notevoli, la farmacia che diventa vero e proprio “presidio sanitario” facilmente raggiungibile con sgravio di lavoro per il medico di medicina generale e lo specialista che possono godere di più tempo da dedicare a tematiche specifiche delle loro professionalità. Infine e da non sottovalutare, l’assenza di barriere architettoniche. Sono tutti aspetti che permetteranno alla medicina territoriale di offrire sempre maggiori opportunità e di cui gli interlocutori come farmacisti, medici e Istituzioni hanno preso finalmente piena consapevolezza per il bene dei pazienti».
Prossimità delle farmacie dislocate su tutto il territorio regionale
Matteo Vanzan, segretario Federfarma Veneto e Verona, ha precisato che «tra i tanti servizi disponibili desidero porre una particolare attenzione a quello delle vaccinazioni antinfluenzali in farmacia che sfiorano ad oggi 67mila prestazioni a livello regionale da inizio ottobre e sono notevolmente aumentate rispetto allo scorso anno. Si conferma grazie a questi dati non solo il ruolo fondamentale, strategico e di prossimità delle farmacie dislocate uniformemente su tutto il territorio regionale, ma anche la crescente valenza che il sistema-farmacia riveste nell’ambito della prevenzione rappresentando adesso e sempre di più in futuro, un imprescindibile punto di riferimento del Servizio sanitario nazionale. Una Sanità pubblica che deve soddisfare le esigenze di tutti con una particolare e precipua attenzione ai pazienti fragili, i quali trovano nella farmacia il massimo livello di accoglienza e accessibilità».
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