mancanza di concorrenzaUno studio pubblicato su The Economic Journal e firmato da Giacomo Calzolari, Andrea Ichino, Francesco Manaresi e Viki Nellas, dello European University Institute (università di Bologna), ha puntato il dito contro «la mancanza di concorrenza» nel settore della farmacia in Italia. A riferire i contenuti del paper è un articolo apparso sulla rivista The Economist.

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

«Il lavoro – spiega la testata inglese – ha preso in considerazione in particolare una categoria di clienti che, in linea teorica, è più facilmente soggetta alle “fregature”: quella dei giovani genitori. Utilizzando dati relativi al periodo 2007-2010, riferiti a circa un quinto delle farmacie presenti sul territorio nazionale, i ricercatori hanno misurato in che modo i prezzi per i prodotti per l’igiene dei neonati varino in funzione del numero di bambini nati in una determinata località».

Per farlo, sono stati presi in considerazione i comuni in cui esiste una sola farmacia e quelli di poco più grandi, nei quali dunque è presente più di un esercizio. Sono stati quindi analizzati i prezzi di circa tremila prodotti, come bagni schiuma, creme, salviette ed altri di largo consumo nelle famiglie con bambini.

Secondo le conclusioni che sono state tratte dai ricercatori, «nelle realtà in cui la situazione è di fatto di monopolio, nei mesi in cui si è registrato un aumento anomalo del numero di nascite si è verificato un contemporaneo aumento del 5% dei prezzi medi dei prodotti». Un fenomeno che, appunto, lo studio ha riscontrato soltanto in caso di località nelle quali è presente una sola farmacia.

L’Economist, per questo, sottolinea: «L’analisi arriva in un periodo in cui si sta cercando di diminuire le restrizioni alla concorrenza nel settore della farmacia. Ma la realtà è che i paletti sono molti e in molte aree. E non solo in Italia. I consumatori che ne pagano il prezzo sono spesso quelli per i quali è più difficile cercare alternative: ad esempio dei genitori con un bambino che piange tra le braccia».

Documenti allegati:
Studio «INELASTIC BUYERS AND COMPETITION»

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.