È in fase conclusiva l’iter di approvazione della legge che andrà ad adeguare gli importi delle indennità di residenza per le farmacie rurali della Regione Campania. La norma dovrà infatti superare ancora il parere della V Commissione consiliare permanente, Sanità e Sicurezza sociale, del Consiglio regionale della Campania. Poi, finalmente, dovrebbe essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale. «Si tratta di una legge che attendiamo da tanto tempo e auspichiamo vivamente venga ora approvata – dichiara a FarmaciaVirtuale.it il presidente del Sunifar regionale Mario Flovilla –. La norma nacque come legge nazionale (Legge 221 del 1968) per riconoscere un’indennità alle farmacie rurali sussidiate che si trovano in centri abitati con meno di 3mila abitanti. In seguito divenne di competenza delle Regioni, ognuna delle quali avrebbe dovuto adeguare gli importi di queste indennità».
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Gli adeguamenti previsti dalla legge
L’adeguamento delle indennità prevede importi di entità diversa in base alla collocazione delle farmacie rurali interessate. «Nello specifico – spiega Flovilla – la nuova legge adeguerà l’indennità di residenza nazionale, riconoscendo alle farmacie rurali della Regione Campania un importo abbastanza considerevole e costante. L’erogazione sarà suddivisa in quattro fasce in base al numero di abitanti dei centri in cui si trovano le farmacie. I presidi farmaceutici con sede in comuni fino a 600 abitanti riceveranno un’indennità di 10mila euro all’anno, un importante risultato a favore delle farmacie più piccole che avevano maggior bisogno di sostegno economico. Fino a mille abitanti, invece, l’importo sarà pari a 7mila euro l’anno, fino a 2mila abitanti a 5mila euro e fino a 3mila abitanti a 3mila euro».
Riconosciuto il valore della farmacia rurale
«Lo spirito originale di questa norma – prosegue Flovilla – era quello di riconoscere il disagio che la farmacia deve affrontare quando si trova da sola a gestire la propria comunità, fornendo un servizio non solo sanitario ma socio-sanitario a tutti gli effetti. Ed è importante sottolineare che questo disagio non lo vive solo il titolare della farmacia ma anche tutta la sua famiglia, che va incontro a diverse difficoltà quotidiane trovandosi in piccoli paesi distanti dai centri urbani più grandi. Finalmente la politica ha assunto un atteggiamento propositivo nei confronti delle farmacie, che mai come ora stanno ricevendo attenzione e risorse. L’auspicio è quindi quello di vedere presto riconosciuto alle farmacie rurali il sostegno che meritano per il disagio che affrontano nel garantire un servizio essenziale alla popolazione».
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