farmacie-privateChi diceva 4mila, chi 5mila in più. E addirittura fin da quest anno. Ma il risultato sarà ben diverso, con numeri più bassi e tempi più lunghi di apertura rispetto alle previsioni. Le nuove farmacie private targate “Mario Monti” saranno infatti al massimo 3mila in più. Sicuramente in crescita, ma meno delle oscillanti previsioni del decreto pro-liberalizzazioni salva-Italia dell’inizio dell’anno scorso. Un successo solo a metà, insomma. E neppure concluso: le procedure da completare rischiano infatti di allungare l’apertura vera e propria dei nuovi esercizi e anche l’annunciato effetto sull’occupazione sarà tutto da verificare alla prova dei fatti. A fare il punto della situazione sull’apertura delle nuove farmacie è un’analisi di Federfarma (titolari di farmacia), anticipata da «Il Sole-24 Ore Sanità», che ha censito tutti i concorsi per l’assegnazione delle sedi già banditi nelle Regioni. Il risultato è eloquente: 2.214 nuovi esercizi in gara, il 12,3% in più del totale (comunali e private) di oggi, il 13,5% in più contando solo quelle private. A far salire il numero dei nuovi esercizi saranno però i concorsi che ancora mancano all’appello in cinque Regioni: anzitutto la Campania (che oggi ne conta 1.615), poi le più piccole province autonome di Trento e Bolzano, il Molise e la Basilicata. Con un’altra incognita i cui effetti nessuno sa stimare con certezza: le aperture dei banconi lungo le autostrade o vicino a porti e aeroporti internazionali. Ipotesi, quest’ultima, che è legata alle decisioni delle Regioni, dove l’effetto moltiplicatore dell’apertura delle nuove farmacie non è sempre e del tutto gradito: al di là del servizio più capillare offerto agli italiani, infatti, la preoccupazione dei governatori è la possibilità che ad un aumento della rete distributiva possa corrispondere una crescita della spesa pubblica. Nonostante i tasselli ancora mancanti, il trend di crescita delle farmacie private è comunque già tracciato. Le 3mila farmacie in più sono una previsione più che attendibile. Anche se per le assegnazioni definitive e l’apertura al pubblico, rischia di passare ancora parecchio tempo. Con l’obiettivo di farcela entro l’anno che in più casi rischia concretamente di trasformarsi in un miraggio. Con i concorsi già banditi il numero totale di farmacie (pubbliche e private, dispensari inclusi) salirebbe oggi a quota 20.253, fatta eccezione naturalmente per le parafarmacie e i corner della Gdo ai quali è stato lasciato un portafoglio di farmaci del tutto residuale, senza i farmaci rimborsati dal Ssn e quelli con obbligo di ricetta. Il quadro delle nuove farmacie in gara segnala intanto aumenti più significativi nelle Regioni più grandi e più popolate. Dalle 343 in Lombardia alle 274 in più del Lazio, seguite da Veneto (+224), Sicilia (222), Puglia (188), Emilia Romagna (178), Piemonte (147). La crescita maggiore in percentuale s’è registrata nel Lazio (+18,38%), poi in Puglia (+16,98%). Le più basse in Valle d’Aosta (-4%) e Piemonte (+9,47%).

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Il Sole 24 Ore

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