
Un successo che ha attirato l’attenzione dei colossi della finanza, ed in particolare del fondo d’investimento Five Arrows Principal Investments (FAPI), controllato dalla banca Rothschild, che nel novembre scorso ha deciso di acquisire la quota di maggioranza del capitale dell’azienda Lafayette Conseil (i fondatori della catena, Lionel Masson e il suo associato Jean-Michel Wurfel, sono rimasti ma con una quota minoritaria). Ora, forte dei nuovi capitali a disposizione, le farmacie low-cost francesi potrebbero, almeno in linea teorica, svilupparsi ulteriormente. Il che preoccupa i professionisti transalpini, soprattutto i titolari di piccole realtà, per le possibili conseguenze sui loro fatturati. Sulla questione, riferisce il quotidiano La Dépêche du Midi, è intervenuto anche l’Ordine dei farmacisti che ha proposto «delle alleanze tra farmacie, al fine di consentire di effettuare ordini in grandi quantitativi, per riuscire a spuntare condizioni migliori». In pratica, dei “gruppi di acquisto” finalizzati a consentire di fronteggiare la forza della catena Lafayette, che proprio grazie alla sua struttura è in grado di proporre alla clientela farmaci a prezzi anche sensibilmente più bassi rispetto alla concorrenza delle farmacie tradizionali. La domanda è se ciò potrà bastare, visto che già oggi in Francia il numero di chiusure di farmacie risulta particolarmente inquietante.
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