
«In realtà è stato semplicemente adeguato il dato, cosa che da moltissimi anni, dal 1993, non era stata fatta – ha risposto a FarmaciaVirtuale.it il presidente di Federfarma nazionale Marco Cossolo -. Di certo non è una colpa che possiamo attribuire all’attuale ministro, casomai ai governi che lo hanno preceduto o alle Federfarma degli anni passati». L’articolo del Fatto è stato ripreso da numerose testate, che in alcuni casi parlano anche apertamente di «stangata» a carico dei cittadini. «Il Fatto Quotidiano stigmatizza l’aumento – ha aggiunto il dirigente – ma ci tengo a sottolineare che anche i prezzi dei giornali sono cresciuti nel corso del tempo: nel 1993 il costo di una copia era di circa 60 centesimi. Si mettano allora anche loro una mano sulla coscienza, altrimenti tutto questo è francamente ridicolo. Tra l’altro non è vero che si tratta di un aggravio a carico del cittadino, perché se il farmaco è urgente, su prescrizione della guardia medica o del pronto soccorso, il costo è a carico del Servizio sanitario nazionale. Si stanno dicendo delle cose che non sono corrette. Poi certo, se un paziente viene a comprare l’Aspirina alle due di notte, è un altro discorso».
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