farmacia di stradaL’Istituto Medicina Solidale Onlus (Imes), con il sostegno di Assogenerici, in partnership con la Fondazione Banco Farmaceutico, associazione Banco Farmaceutico Research e Federazione nazionale Ordine dei Farmacisti Italiani, prenderanno parte al nuovo progetto solidale “Farmacie di Strada”.
L’iniziativa, presentata a Roma martedì 18 settembre 2018, in occasione dell’assemblea pubblica Assogenerici, consentirà l’apertura di due presìdi farmaceutici negli ambulatori di medicina solidale nel quartiere romano di Tor Bella Monoca e, sempre in Roma, nei pressi del colonnato di San Pietro. Tali presìdi consentiranno la distribuzione di medicinali donati da privati ed aziende.

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Il progetto vedrà uniti diversi attori del sistema, con un unico filo conduttore di contrastare l’insorgenza e la diffusione di patologie legate alla povertà ed al mancato accesso alle cure.
«Nei due ambulatori di medicina solidale di Tor Bella Monaca e del colonnato del Bernini – si legge nella nota stampa diramata da Assogenerici – sarà sperimentato per 12 mesi un modello pilota di “Farmacie di strada”».
Le “Farmacie di Strada” «funzioneranno indipendentemente ma in stretta connessione con gli ambulatori di strada: saranno rifornite da Banco Farmaceutico con i medicinali donati da aziende e privati, il flusso dei farmaci in-out sarà registrato e monitorato con sistemi informatizzati e i prodotti saranno dispensati da farmacisti volontari, secondo le prescrizioni mediche rilasciate dagli ambulatori solidali».

L’associazione ha reso noto inoltre che, una volta validato il progetto, sarà esportato in altre realtà, con il coinvolgimento degli attori istituzionali più opportuni. Non solo. Le informazioni relative all’utilizzo di queste strutture, saranno indicizzate in una cartella informatizzata con l’obiettivo di raccogliere dati e la realizzazione di un report epidemiologico.
«L’esperienza – conclude la nota – consentirà inoltre la realizzazione di una sorta di prontuario della “Farmacia di strada”, appositamente disegnato in relazione alle patologie prevalenti, alle linee guida di terapia, alla scelta dei farmaci essenziali.
Output attesi: la riduzione dello spreco di farmaci, l’ottimizzazione di un circuito virtuoso che trasforma lo scarto in risorsa, un controllo sanitario efficace sulla catena delle cronicità, la riduzione degli accessi impropri al Pronto soccorso».

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